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Il pensiero di Mick Jagger su Liam Gallagher

Il pensiero di Mick Jagger su Liam Gallagher
Il cantante dei Rolling Stones ha una idea di frontman diversa da quella incarnata dall'ex Oasis

Di Paolo Panzeri

A metà degli anni Novanta esplose il Britpop. Tutta una serie di talentuose band inglesi spostò il focus dell'attenzione musicale dalla statunitense Seattle grunge e piovosa verso l'altrettanto piovosa ma meno grunge e britannica Manchester. Punta dell'iceberg del fenomeno chiamato Britpop sono gli Oasis dei fratelli Gallagher. Non ci furono solo lodi per loro, nonostante fossero dei connazionali il frontman dei Rolling Stones Mick Jagger non ebbe mai in simpatia la band e criticò in più di una occasione il suo pari ruolo Liam Gallagher soprattutto per il suo atteggiamento durante le esibizione in concerto.




A dire il vero a muovere critiche e ad avere qualcosa da dire sugli Oasis non fu solo Mick Jagger. A lui si aggiunse anche l'ex Beatle George Harrison che si espresse con parole non proprio lusinghiere nei loro riguardi: "La musica manca di profondità e il cantante Liam è una sofferenza, il resto della band non ha bisogno di lui". Anche l'altro Beatle Paul McCartney non fu molto tenero, anzi: “Sono derivativi e pensano troppo a loro stessi. Per me non contano nulla".

Come sopra affermato ciò che secondo Mick Jagger più di tutto non sopportava negli Oasis erano le loro performance dal vivo. Per la voce degli Stones era inconcepibile che un frontman, nello specifico Liam Gallagher se ne stesse impalato a cantare senza accennare il benché minimo movimento. L'idea che possiede Jagger del rock 'n' roll è totalmente diversa. A suo parere il cantante di un gruppo rock dal vivo deve essere l'anfitrione dello show e comunicare quanta più energia possibile al proprio pubblico.



In un'intervista del 2010 rilasciata all'emittente radiofonica britannica Absolute Radio, Jagger elogiò il successo dei Kings of Leon e lo attribuì allo spettacolo che proponevano dal vivo, ciò che credeva fosse il più grande limite degli Oasis. "Beh, è quello che fanno, non si muovono. Questo non significa che non siano connessi, a volte si connettono, ma non sempre sono in buona. Qual era quella famosa storia di quando erano a New York e non pensavano che il pubblico di New York fosse abbastanza rumoroso, dissero qualcosa come 'Siete della spazzatura' o qualcosa del genere, 'New York, sei un carico di merda' o una roba di quel tipo, che non è quello che si deve davvero mai fare, specialmente a New York.”



Quella non è stata l'unica volta in cui Mick Jagger ha criticato apertamente gli Oasis. Nel 1997 bocciò il loro terzo album “Be here now” ( leggi qui la recensione ) dicendo: "Non lo puoi ballare, il nuovo album è impossibile".



Insomma, inutile ripeterlo, l'atteggiamento degli Oasis non ha mai entusiasmato e convinto fino in fondo Mick Jagger. Detto questo, molto probabilmente a Liam Gallagher la cosa può avere interessato fino a un certo punto. Gli Oasis, con le loro canzoni e con il loro atteggiamento, hanno scritto una bella pagina nel grande libro del rock, hanno entusiasmato un gran numero di persone e anche al giorno d'oggi che la band non esiste più, la carriera solista del minore dei fratelli Gallagher gode di ottimo successo...con buona pace di Mick Jagger.
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