MUSICA




​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​



​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
​​​​​​​

​​​



MUSICA
Start a New Topic 
Author
Comment
Da "Confusa e felice" a "Confusa e felice", 25 anni di Carmen

Da "Confusa e felice" a "Confusa e felice", 25 anni di Carmen
In occasione del 25esimo anniversario, esce in vinile il secondo album della cantautrice catanese

Di Paolo Panzeri

Quando esce "Confusa e felice", il suo secondo album, il 19 aprile 1997, Carmen Consoli aveva alle spalle il solo disco d'esordio, "Due parole", pubblicato nel febbraio del 1996. "Confusa e felice", tra qualche giorno compie 25 anni, per celebrare al meglio questo anniversario, Universal Music ha pensato bene di pubblicare il disco per la prima volta in vinile e in tre differenti formati.

"Confusa e felice", complice il passaggio in gara al festival di Sanremo della title track, fu l'album che rese Carmen Consoli popolare presso il grande pubblico. A quell'album fece seguito, nell'ottobre 1998, un anno e mezzo più tardi, l'uscita del terzo capitolo della sua storia discografica: "Mediamente isterica" Nel corso della conferenza stampa la musicista catanese lo presentò così: "Il titolo? Il fatto è che io scrivo quasi sempre mentre ho le mie cose.

Ma non è un disco autobiografico, anche se molte delle canzoni sono nate come reazione all'affacciarmi al mondo esterno. Spinta dalla curiosità, sono scesa dall'albero di Cip e Ciop dove prima vivevo felice e convinta che la gente fosse buona. Quello che ho visto mi ha colpita e forse un po' corrotta, inquinata, perché ora sono più attenta a controllare la mia naturalezza. Ma è stato anche bello, perché questi aspetti deteriori sono affascinanti, un po' come i film dell'orrore che tutti guardiamo".


Trascorso un altro anno e mezzo, nel febbraio del 2000, Carmen Consoli dà alle stampe "Stato di necessità", un album differente dal precedente "Mediamente isterica": "Mi sono resa conto che non aveva senso fare un altro album di chitarre sparate, perché tanto ormai la gente se lo sarebbe aspettato, e poi sinceramente ho sentito il bisogno di avvicinarmi e affrontare altri mondi musicali, più eterogenei, cercando di conciliarne i suoni all’interno di queste canzoni. Di fatto, è un disco diverso dagli altri soprattutto nella scelta degli arrangiamenti, piuttosto che per la scrittura delle canzoni. Volevo mettere per un attimo da parte la grinta da rocker per abbracciare un’immagine che mi permetta di girare un po’ anche in gonna, per così dire, senza sempre dover rispettare i canoni della Carmen che tutti si aspettano, impegnata, scontenta. Questo disco è il lato solare di “Mediamente isterica”, che era un album decisamente cupo e oscuro".


Sì, avete indovinato...trascorre un altro anno e mezzo e, a ottobre 2002, ecco un nuovo disco. Il suo quinto, "L'eccezione". Un disco pensoso e malinconico che deve il suo titolo, detto con le sue parole, a “quell'elemento di disturbo che rimette tutto in discussione. Come quando capisco che è il momento di abbandonare il conforto domestico e di rifare le valigie. Per scrivere e trarre ispirazione ho bisogno di nuove conoscenze, di nuovi sguardi, di nuovi sorrisi”.


Per il suo sesto album di studio, "Eva contro Eva", Carmen Consoli chiede maggiore pazienza ai suoi fan, giunge infatti solo nel maggio 2006 e spiega: "Avrete notato come negli ultimi dieci anni la situazione sia peggiorata.

Ci siamo ‘svuotati’, abbiamo perso dignità nei nostri interessi, che adesso – grazie anche ad un’educazione televisiva aberrante – si limitano solo al gossip e al pettegolezzo. Cosa doppiamente grave: primo perché ci riduce - noi, eredi di quella che fu la più grande civiltà del passato - ad un popolo di imbecilli, e secondo perché il pettegolezzo, portato alle estreme conseguenze, in posti piccoli e poco avanzati come la provincia, può uccidere. Ecco perché ho scritto questo disco: per cantare le vittime della società moderna, che attraverso le proprie schizofrenie ed aspettative spesso rende gli uomini meschini ed infelici”.

Le sonorità in "Eva contro Eva" versano sul lato acustico: “Mi sono detta: perché non andare a cercare le nostre radici musicali, anziché continuare a ‘prenderle in prestito’ dagli americani? Perché non provare a risalire alla musica della mia terra, per una volta, e non al blues o al rock? Così, grazie anche all’aiuto dell'etno folk band dei Lautari, abbiamo iniziato a scoprire gli strumenti della tradizione siciliana, come vecchi flauti di legno o tamburi in pelle, che i pastori ancora oggi usano. Con la band che mi accompagna li abbiamo inseriti nell’impianto delle canzoni, che abbiamo provato ad arrangiare in maniera differente dal solito. Il risultato, manco a dirlo, ci entusiasma”.


Il settimo capitolo della storia musicale in studio della musicista catanese arriva al pubblico nell'ottobre 2009, si intitola "Elettra" ed è segnato dalla dolorosa morte del padre: "E' un disco sull'amore paterno.

"Elettra" rappresenta un po' il mettere da parte l'amore materno per scoprire il rapporto con il padre, che è più sottile, meno scontato. Nel caso di questo disco, è avvenuto un piccolo miracolo, ovvero la trasformazione di un evento molto doloroso in un evento di gioia". Al padre è dedicata la canzone "Mandaci una cartolina": "Parla di mio padre, l'ho scritta subito dopo la sua scomparsa, in 4 ore, è dedicata a lui. Quella canzone l'ho scritta con il suo tono ironico, cercando di far rivivere la sua visione. Per esempio le 'buttane', con la 'b', che addolcisce la parola, e la rende molto diversa da 'puttane'".


Nel gennaio 2015, quando esce "L'abitudine di tornare" è trascorso parecchio tempo dal precedente "Elettra".

Interrogata sui perché e sui percome Carmen risponde con l'accento della sua terra: “Che cosa ho fatto in questi anni? Mi sono occupata delle cose di famigghia”. E poi, proseguendo dritta come un fuso: “Non ho mai vissuto questa mia carriera come fosse un lavoro. Mi sono sempre detta che se non avessi avuto ispirazione, mi sarei ritirata. Non ho sentito l’esigenza di esibirmi, di fare interviste: se volevo suonavo per gli amici. Sono stati cinque anni bellissimi di incontri, di nuove amicizie. Mi sono goduta la mia città. La musica è stato un regalo immenso, ma avendo iniziato a 19 anni mi sono persa anche tante cose. Ho recuperato un po’ di tempo che avrei dovuto dedicare alla leggerezza, a fare le minchiate. Ma sono contenta di essere qui: si vede che la mia carriera non era finita. In questi cinque anni ho vissuto, e queste canzoni sono espressioni di queste esperienze. Quando parlo di vissuto parlo di esperienze filtrate, di compassione con le esperienze altrui. Questi anni li ho passati tra la gente, qualche telegiornale in più, qualche programma in più, andando in strada. Tutte cose che la mia vita precedente non mi permetteva di fare”.


L'ultimo album pubblicato da Carmen Consoli è storia recente, risale infatti allo scorso settembre l'uscita di "Volevo fare la rockstar". E' un disco autobiografico che racconta attraverso l'esperienza personale la storia collettiva, presente e passata: “Io volevo fare la rockstar ma andavo dalle Orsoline, e sognavo il palco mentre facevamo la merenda. Non era il successo, ma il palco, le luci e una chitarra vera e poi, chissà perché, pensavo che per essere una rockstar dovessi fare delle bolle enormi con le gomme rosa e che in America le gomme fossero ancora più grosse”.


E si arriva, di disco in disco, fino al 15 aprile 2022 quando esce "Confusa e felice" in vinile per la prima volta. E' trascorso un quarto di secolo, una meravigliosa storia musicale lunga venticinque anni quella di Carmen Consoli, tanto brava, ispirata, viva e reale da non avere mai perso in tutti questi anni il favore del pubblico.

Tracklist:

LATO A

1. Bonsai #1

2. Uguale a ieri

3. Diversi

4. Confusa e felice

5. Fidarmi delle tue carezze

6. Un sorso in più

LATO B

7. Venere

8. Per niente stanca

9. Fino all'ultimo

10. Blunotte

11. La bellezza delle cose

12. Bonsai #2

Bonus Tracks

Venere (Acoustic live version)

Confusa e felice (Acoustic live version)

Per Niente stanca (Live Alcatraz, Milano)