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Patti Smith vorrebbe pubblicare un ultimo album

Patti Smith vorrebbe pubblicare un ultimo album
L'ultimo album della 75enne musicista statunitense, "Banga", è stato pubblicato nel 2012, 10 anni fa

Di Paolo Panzeri

Patti Smith, a dispetto dei suoi 75 anni, è sempre parecchio attiva dal vivo. Con il suo Patti Smith Quartet - composto dal figlio Jackson Smith alla chitarra, dallo storico collaboratore Tony Shanahan al basso e dal batterista Seb Rochford – è già impegnata in un tour mondiale che ha preso il via negli Stati Uniti e che farà tappa, una volta sbarcato in Europa, anche in Italia il 27 luglio alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, nell’ambito del festival Rock in Roma.

Ma, se in concerto, la musicista di Chicago non ha mai mancato di confortare i suoi fan, su disco la storia è ben diversa. L'ultimo disco di inediti, “Banga” , risale al giugno 2012, quasi dieci anni fa, e ancora prima all'aprile 2004 con “Trampin'” : fanno due album in 18 anni.

Senza dirlo a voce troppo alta, nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano britannico The Guardian Patti Smith ha rivelato il desiderio di pubblicare un nuovo disco di inediti: "Ho dei progetti e ho scritto molte canzoni.

Mi piacerebbe fare un altro album e la mia casa discografica, la Columbia, ha generosamente lasciato la porta aperta.".

Ripercorrendo la sua storia ricordiamo che Patti, dopo il suo quarto album, “Wave” del 1979, si ritirò dalle scene concentrandosi sulla famiglia: i figli Jackson e Jesse e il marito Fred 'Sonic' Smith, chitarrista degli MC5. La scelta fu favorita anche da una "malattia bronchiale" che consigliava di non esibirsi dal vivo per non minare la propria salute.

Al giornale inglese ha spiegato: "Nel 1979 non ero grande in America ma in Europa, l'ultimo concerto fu in un'arena italiana con 80.000 persone (si riferisce ai due concerti del 9 e 10 settembre allo Stadio Comunale di Bologna e allo Stadio Comunale Firenze, ndr). Ero all'apice del vero successo e del successo finanziario, ma non stavo crescendo come artista o essere umano. Non a causa delle droghe o altro - non faceva parte del mio stile di vita - ma per l'attitudine. Ero molto arrogante. A volte ero una stronza davvero esigente e non scrivevo molto. Inoltre, avevo dei problemi bronco-polmonari, quindi il suonare in sale piene di fumo era fisicamente debilitante ed ero lontana dalla persona che amavo".





Patti Smith temeva che nessuno si potesse ricordare di lei quando prese la decisione di tornare, ma aveva bisogno di guadagnarsi da vivere. Sarà per sempre grata a Michael Stipe e Bob Dylan per il loro supporto. Nel 1994 aveva perso il marito e anche il fratello, un periodo davvero complicato che ricorda così: "Avevo sempre pensato di fare un solo disco e sentivo fosse “Horses”
(il suo primo disco del 1975, ndr).

Quindi ritirarsi è stato liberatorio. Tornare fu molto diverso. Dopo la morte di mio marito e di mio fratello, ero sola nel Michigan. Avevo due bambini piccoli. Avevo delle difficoltà finanziarie. Sono dovuta tornare al lavoro ed è stato spaventoso, mi chiedevo se la gente si sarebbe ricordata di me. Sono tornata a causa di una serie di circostanze terribili, ma ho incontrato Michael Stipe, che era come il mio angelo custode. Bob Dylan mi ha fatto fare il mio primo tour. C'erano Allen Ginsberg, William Burroughs, Jeff Buckley. Quindi non ero sola. Ero cambiata, ma c'era ancora una parte di me che poteva mettere il piede su un amplificatore o strappare le corde di una chitarra".