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La canzone che David Gilmour avrebbe voluto scrivere

La canzone che David Gilmour avrebbe voluto scrivere
Qualche anno fa il chitarrista dei Pink Floyd indicò l'elenco dei suoi brani preferiti

Di Paolo Panzeri

Qualche anno fa, si era nel 2006, David Gilmour fu ospite del programma radiofonico di BBC Radio 2 condotto da Ken Bruce, "Tracks Of My Years". Come suggerisce il nome della trasmissione in questione si parla principalmente di canzoni e il chitarrista dei Pink Floyd è stato quindi invitato ad elencare alcuni dei suoi brani preferiti ed anche a rivelare il motivo per cui sono per lui importanti e significativi.

La sua variegata - dal punto di vista musicale - lista di brani preferiti è composta da: il capolavoro dei Beach Boys del 1966 "God Only Knows", "The Wind Cries Mary" della Jimi Hendrix Experience, "You've Got To Hide Your Love Away" - brano dei Beatles incluso nell'album “Help” del 1965 - “The Man With The Child In His Eyes” di Kate Bush, “The Rock Island Line” di Leadbelly, “Dancing In The Street” di Martha Reeves & The Vandellas, “Ohio” di Crosby, Stills, Nash & Young, “Heartbreak Hotel” di Elvis Presley e “I Put A Spell On You” di Nina Simone.




Tra le canzoni da lui citate vi compare anche "Waterloo Sunset" dei Kinks. Il brano è incluso nel quinto album in studio dei Kinks , "Something Else by the Kinks", uscito nel settembre del 1967, ed è tra i più noti del repertorio della band inglese capitanata da Ray Davies . Nel testo della canzone si parla di una persona che vede due amanti, Terry & Julie, attraversare un ponte a Londra e con una certa malinconia riflette su quella coppia.


David Gilmour ha motivato questa sua scelta dicendo che la canzone merita di essere inclusa nelle scelte di chiunque perché rappresenta la perfetta combinazione tra musica e immagini il che porta la canzone su un altro livello. Il 76enne musicista britannico ha ammesso che avrebbe voluto aver scritto lui quella canzone. “Non credo che si possa avere una canzone pop più perfetta di “Waterloo Sunset” e che non sia mai arrivata al numero uno (in Gran Bretagna raggiunse comunque la seconda posizione della classifica, ndr). Ho guardato un elenco di grandi numeri uno, la cercavo, ma poi mi sono reso conto che non c'era. Ha probabilmente il perfetto insieme di immagini e la musica tutto legato in quel piccolo momento di perfezione musicale. Mi piacerebbe aver scritto quella canzone".
Ray Davies, l'autore del brano, nel corso di una intervista con il magazine Mojo disse che non voleva che la canzone fosse incisa poiché parlava della sua famiglia e voleva rimanesse all'interno di questa e parlò della sua reazione all'ascolto della sua versione completa: “Ho riunito la mia famiglia, mia sorella era arrivata dall'Australia, e c'erano Jackie, mia nipote e un paio di miei nipoti e gli ho fatto ascoltare l'acetato circa venti volte. Dissi, 'Questa è per noi e non voglio che esca'. Era molto importante per me. (...) Dimostra che non sono un buon uomo d'affari. Volevo che fosse solo nostra.”

Una volta pubblicata, Davies fu comunque felice per il modo in cui "Waterloo Sunset" venne accolta: "Sono contento che le persone l'abbiano recepita nel modo giusto. (...) È incredibile quando qualcuno dice, 'L'hai scritta tu? Mi piacerebbe l'avessi scritta io.' La ricompensa per averla scritta non è in quanto denaro ha incassato, nelle vendite... è il riconoscimento delle altre persone." Ha inoltre aggiunto che quella canzone era una “parte di sé. (...) Immaginate solo se non avessi scritto "Waterloo Sunset", che posto vuoto sarebbe la mia vita. Quando vivevo a New Orleans, vivevo a Treme (quartiere pieno di locali nella città della Louisiana, ndr). Il mio vicino di casa era un ragazzo di nome June. Una volta mi disse, 'Ehi, Ray, tu sei quello che ha scritto "Waterloo Sunset"?' Gli risposi, 'Sì, come fai a saperlo?' Lui peplicò, 'Io so queste cose.' Poi mi disse che aveva un concerto al Funky Butt. 'Ho bisogno di 20 dollari per il mio corno. Puoi prestarmi 20 dollari?' Io gli diedi i 20 dollari. 'Grazie amico, metterò il tuo nome all'ingresso'. Vado al Funky Butt, non c'è June, non ci sono concerti. Ma lui conosceva "Waterloo Sunset"''.