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Ringo Starr: "Tra i Beatles quello che faceva più puzzette era Paul"

Ringo Starr: "Tra i Beatles quello che faceva più puzzette era Paul"
L'ex batterista dei Beatles si è reso protagonista di un siparietto trash alla tv americana, incentrato proprio sul tema della flatulenza: "Non Yoko Ono: sono state le puzzette a far sciogliere i Beatles".

Di Mattia Marzi

No, non è Lercio.

Il virgolettato che leggete nel titolo è una dichiarazione alla quale si è lasciato andare Ringo Starr durante una sua recente intervista in tv, nell'ultima puntata del talk show "Jimmy Kimmel Live!", tra i programmi più seguiti negli Stati Uniti. L'ex batterista dei Beatles si è reso protagonista di un siparietto leggermente trash con il conduttore del programma, incentrato proprio sul tema della flatulenza. È partito tutto da una scena di "Get back", il film-documentario che Peter Jackson ha realizzato raccogliendo il materiale video delle sessions di "Let it be", pubblicato in streaming a novembre su Disney+, che ha riscosso tanto successo (e non solamente tra i fan del quartetto di Liverpool): quella in cui, durante un confronto con il produttore George Martin e Paul McCartney il batterista si lascia sfuggire una puzzetta.

"Sono stato io a farla", dice Ringo nel filmato, mostrato durante il talk. Ringo ha spiegato il perché di quella ammissione:

All'inizio se qualcuno se ne lasciava sfuggire una silenziosa, poi cercava di farla franca. E questo creava grossi problemi: cominciavamo ad accusarci a vicenda. Così ad un certo punto imparammo ad ammettere di aver fatto una puzzetta: 'Sono stato io'. Era un modo per evitare quel tipo di discussioni.

Il conduttore ha aggiunto, scherzando: "Le persone pensano che sia stata Yoko a dividere la band. Invece...". E Ringo, cogliendo la palla al balzo, ha aggiunto, sorridendo:

Macché: sono state le puzzette a far sciogliere i Beatles.

Il siparietto è andato avanti, con il conduttore che ha chiesto a Ringo: "Chi era il Beatle più gassoso?'". E il batterista:

Uhm... Paul. Devo dire Paul perché gli altri due non sono più tra noi.

Nell'intervista Ringo - attualmente impegnato con la promozione del libro fotografico "Lifted" - ha raccontato anche la genesi di "Octopus's garden", un brano di sua composizione che i Beatles inclusero in "Abbey Road". Confermando che l'ispirazione nacque in Sardegna:

Per l'album bianco ad un certo punto lasciai la band. La lasciai perché non credevo più di farne parte, non mi senrivo all'altezza. Andai a bussare alla porta di John e gli dissi: 'Amico, ascolta. Voi tre (Lennon, McCartney e Harrison) mi sembrate così affiatati, io mi faccio da parte'. E lui mi rispose: 'Ah sì? E pensare che io pensavo la stessa cosa di voi tre'. Poi andai da Paul e gli dissi la stessa cosa. E lui mi disse: 'Io pensavo la stessa cosa di voi tre'". Fatto sta che me ne andai in Sardegna. Lavorai con Peter Sellers, che aveva una barca lì. Furono due gli eventi che portarono alla genesi di 'Octopus's garden'. Un giorno durante un'escursione la bambinaia si fermò e mi disse: 'Prendi il bambino'. Io non capii. Poi notai che un polipo si era attaccato al piede della ragazza: che spavento. Poi andammo a pranzare sulla barca di pete. Finimmo di pranzare. In quel periodo di totale relax fumavo marijuana. Il tempo era fantastico, il mio umore anche. Ero sul ponte della barca a fumare quando il capitano venne fuori e disse: 'Non ti va un po' di polipo? L'hanno pescato dal fondale del mare'. Mi spiegò di questa particolare abitudine dei polipi che nel loro vagabondare subacqueo costruiscono dei veri e propri giuardini subacquei. Se ti raccontano una storia del genere quando sei sballato, è la fine. Avevo la mia chitarra con me, cominciai a suonare i tre accordi.