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Così "Un'estate italiana" è diventata la colonna sonora della vittoria dell'Italia

"Notti magiche": così "Un'estate italiana" è diventata la colonna sonora della vittoria dell'Italia
L'inno dei Mondiali di Italia '90 torna ad essere un tormentone, 31 anni dopo. È stata la canzone più cantata stanotte.

Più del "po po po" preso in prestito dal riff di basso di "Seven nation army" dei White Stripes, già tormentone dei Mondiali 2006: è "Un'estate italiana" la vera colonna sonora della vittoria dell'Italia agli Europei 2020. La canzone più cantata nelle piazze e nelle strade di tutta Italia questa notte, per festeggiare il trionfo degli azzurri di Roberto Mancini allo Stadio di Wembley, a Londra, contro l'Inghilterra. E anche la più condivisa sui social. A distanza di trentuno anni dalla sua uscita, la hit di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato è di nuovo un tormentone.


Le "notti magiche" cantate dalla rocker senese e dal cantautore napoletano fecero da inno dei Mondiali del 1990, che si svolsero in Italia.

A comporre il brano fu nientemeno che Giorgio Moroder, il dj altoatesino già considerato una leggenda internazionale grazie a colonne sonore come "Flashdance", "La storia infinita", "Top gun" (solo per citarne alcune) e le hit prodotte per Donna Summer, Blondie, Irene Cara. La versione originale si intitolava "To be number one", era in inglese e aveva un testo scritto da Tom Whitlock. Moroder affidò a Gianna Nannini e ad Edoardo Bennato la scrittura del testo in italiano. La voce di "America" era già piuttosto conosciuta anche oltralpe, complice successi come "Latin lover", "Fotormanza", "Bello e impossibile", "I maschi": di lì a poco avrebbe spedito nei negozi l'album "Scandalo". Bennato, invece, continuava a prendersi con l'album "Abbi dubbi" le sue soddisfazioni, dopo successi come "Sono solo canzonette", "Il gatto e la volpe", "Ogni favola è un gioco", "Viva la mamma".


La canzone, registrata tra Hollywood e Milano, venne presentata da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato per la prima volta in occasione del sorteggio dei gironi della fase finale degli Europei, che si svolse al Palazzo dello Sport di Roma nel dicembre del 1989.

L'Italia, per la cronaca, finì nel Gruppo A assieme a Cecoslovacchia, Austria e Stati Uniti. Della rosa del ct Azeglio Vicini facevano parte - tra gli altri - Walter Zenga (all'epoca nell'Inter), Franco Baresi (Milan), Giuseppe Bergomi (Inter), Ciro Ferrara (Napoli), un 21enne Paolo Maldini (promessa del Milan), Carlo Ancelotti (Milan), un 23enne Roberto Baggio (all'epoca nella Fiorentina), il mitico Totò Schillaci (25enne attaccante della Juventus) e i due bomber della Sampdoria Roberto Mancini e Gianluca Vialli. La Nannini e Bennato cantarono (in playback) le loro "notti magiche" anche alla cerimonia inaugurale dei Mondiali, che si svolse l'8 giugno a Milano prima del match tra Argentina e Camerun.


L'Italia superò la fase a gironi, batté agli ottavi l'Uruguay (grazie alle reti di Schillaci e Serena), superò ai quarti l'Irlanda (grazie ad un goal di Schillaci), ma venne fermata alle semifinali dall'Argentina: a poco servì la rete del solito Schillaci, furono gli errori ai rigori di Donadoni e Serena a causare l'eliminazione dell'Italia. Quel Mondiale lo vinse la Germania Ovest.


Ad ogni modo, l'operazione "Un'estate italiana" fu un successo. Già a gennaio la canzone cominciò a scalare le classifiche arrivando in vetta. E continuò a farlo fino a settembre. A fine anno risultò essere il singoli più venduto di quell'annata in Italia, davanti a - nell'ordine - "Vattene amore" di Amedeo Minghi e Mietta (successo lanciato dal Festival di Sanremo) e "Another day in paradise" di Phil Collins. Battuti pure Baccini e i Ladri di Biciclette e la loro "Sotto questo sole", Marco Masini e la sua "Disperato", i Pooh e la loro "Uomini soli", che aveva vinto a Sanremo.