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Eurovision: Europe Shine a Light, è flop di ascolti nel resto d’Europa

Eurovision: Europe Shine a Light, è flop di ascolti nel resto d’Europa (aggiornato)
DI DONATO CAFARELLI · 17 MAGGIO 2020



Mentre in Italia i 2.763.000 spettatori (11,05% di share), su Rai 1, per Eurovision: Europe Shine a Light (maggiori dettagli qui) sono un dato positivo nonostante l’assenza della competizione (facendo meglio del prestigioso Premio David di Donatello trasmesso l’8 maggio con l’8,3% di share), nel resto d’Europa si sono registrati molti record negativi in termini di ascolto, come già temevamo nel nostro commento della diretta di ieri sera.

Paesi Bassi
Partiamo dai padroni di casa dei Paesi Bassi, che vedono dimezzato il numero di spettatori e passano dai 4.456.000 dello scorso anno (75,3% di share), dove sicuramente incise la grande attesa per Duncan Laurence e la sua “Arcade” candidata al titolo, ai 2.370.000, ben al di sotto dei 3 milioni che seguirono la finale del 2018; la peggiore in termini di ascolto negli ultimi 4 anni.

Grecia
Il crollo più significativo viene registrato in Grecia dove solo 250.000 persone hanno seguito l’evento in diretta, per uno share del 6,2%, contro 1.847.000 dello scorso anno (share al 50,9%).

Analizzando i dati degli altri membri dei Big 5 il trend negativo si conferma in Spagna, Francia, Regno Unito e Germania.

Spagna
La Spagna reduce da due annate molto positive che hanno visto, rispettivamente nel 2018 e 2019, 7.170.000 (43% di share) e 5.449.000 (share del 36,8%) spettatori, scende al 7,2% di share con 1.262.000 telespettatori.

Germania
Simile anche il risultato tedesco dove dai 8.080.000 telespettatori del 2019 con il 36,5% di share passano a 1.640.000 (share al 7,6%). Sembra dunque che nemmeno il duetto tra Michael Schulte e Ilse DeLange sulle note di “Ein Bisschen Frieden” di Nicole abbia aiutato a coinvolgere più pubblico in patria.

Inoltre, rimanendo sempre in Germania, a fare concorrenza su Pro7 ci ha pensato un altro show alternativo all’Eurovision – Free European Song Contest – seguito da 2.570.000 spettatori e il 9,6% di share.


Francia
La Francia si attesta anch’essa intorno al milione di spettatori (1.170.000, 7,5% di share) perdendone però più di 3 milioni e mezzo rispetto all’edizione di Tel Aviv che fu seguita da 4.847.000 francesi con uno share del 30,2%.

Regno Unito
In Regno Unito, infine, la diretta condotta come da tradizione da Graham Norton, intervenuto anche nello show, ha raccolto 2,4 milioni di spettatori contro i 7 che avevano seguito la scorsa edizione nonostante l’ultimo posto di Michael Rice.

Portogallo
In Portogallo in 488.000 hanno seguito Eurovision: Europe Shine a Light per uno share del 9,7%. Lo scorso anno erano 554.000 i telespettatori che avevano seguito la finale di Tel Aviv.

Va anche segnalato che tra la prima e la seconda ora dello show gli spettatori su RTP 1 sono passati da 800 mila a 300 mila.

Austria
In Austria il numero dei telespettatori invece si è dimezzato passando dai 581.000 dello scorso anno (27% di share) ai 235.000 (8% di share) di sabato 16 maggio. Il numero è, di poco, inferiore anche ai 274.000 che hanno seguito, sempre su ORF 1, “Österreich: 12 Punkte”, lo show di 45 minuti dove venivano celebrate le 52 canzoni della storia eurovisiva austriaca e che avrebbe dovuto fare da traino alla produzione EBU.

Finlandia
In Finlandia si passa da 545.000 telespettatori (52% di share) nel 2019 a 163.000 per lo show di sabato sera. Europe Shine a Light è stato il secondo programma a tema Eurovision (sesto in assoluto) più visto della settimana sul canale YLE TV2 dopo la replica dell’edizione 2006 dove vinsero gli idoli di casa Lordi con “Hard Rock Hallelujah”.

Danimarca
Anche la Danimarca vede quasi dimezzarsi il numero di telespettatori: si passa da 1.095.000 (71% di share) a 577.000, risultando comunque il 4° programma più visto della settimana sul canale DR1.

Belgio
In Belgio (dato relativo alla sola rete fiamminga ÉÉN) il calo non è così sensibile dato che lo share rimane al 25% anche se il numero complessivo di telespettatori scende da 710.000 a 544.000.

Australia
L’Australia, dove da sempre, per ovvie ragioni di fuso orario, è la replica serale ad ottenere i migliori dati d’ascolto rispetto alla diretta in onda all’alba. Lo scorso anno in 195.000 si collegarono alle 5 del mattino contro i 210.000 della replica delle 19:30.

Per quest’anno in 98.000 hanno puntato la sveglia presto mentre in 123.000 si sono sintonizzati in serata ma non per la replica di Europe Shine a Light, bensì per lo show alternativo, “Australia’s 12 Points – Eurovision Big Night In” dov’è stata eletta la canzone preferita dal pubblico australiano, ovvero “Think About Things” di Daði & Gagnamagnið per l’Islanda.

Nel complesso male anche i dati riguardanti il canale YouTube dell’Eurovision Song Contest: se lo scorso anno, come riferito dall’EBU, i contatti unici nella settimana dell’evento furono 40 milioni, quest’anno conteggiando le visualizzazioni si arriva a 6 milioni scarsi.

Logicamente incide l’assenza di tutti quei contenuti relativi a parti essenziali della competizione come gli snippet delle prove, le interviste sul posto e il “red carpet” inaugurale. Per una volta l’Italia ha fatto meglio di tutti, pur con i tanti limiti del commento durante la diretta, ma ne parleremo più nel dettaglio nella nostra recensione che pubblicheremo in giornata.