MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Come è nata "Living in a Ghost Town"


La scorsa settimana i Rolling Stones hanno preso parte al One World Together At Home, interpretando da casa la loro hit You Can’t Always Get What You Want e dimostrando di essere più in forma che mai. Pochi giorni dopo, non a caso, la band ha pubblicato il nuovo singolo dal titolo Living In A Ghost Town. In un’intervista per Far Out Magazine, Mike Jagger e Keith Richards hanno parlato di questo pezzo e anche di come stanno vivendo il periodo di quarantena.

Solo leggendo il titolo del nuovo brano, molti fan hanno pensato che la band avesse composto questa canzone ispirandosi proprio al periodo che stiamo vivendo, ma in realtà le cose non sono andate così: “Non è stata scritta per ciò che sta accadendo adesso – ha spiegato Jagger – ma è stata scritta pensando a un posto che era pieno di vita e che adesso, invece, ne è stato del tutto privato. Quando ho ripreso in mano il testo mi sono reso conto che era pieno di termini legati a un’epidemia e cose del genere. Non li avevo mai usati prima e invece l’ho fatto in questo pezzo, scoprendo che era molto vicino a ciò che stiamo vivendo adesso. Sia io che Keith abbiamo pensato che avremmo dovuto subito pubblicare il brano. Però – ha aggiunto – io ho detto ‘Devo riscriverlo’. Alcune parti non avrebbero funzionato, mentre altre erano troppo strane e troppo oscure. Così l’ho modificato leggermente”.

Mick Jagger ha spiegato di aver scritto questa canzone senza pensarci troppo: “Stavo suonando la chitarra e l’ho composta così, di getto – ha spiegato – non so cosa avessi in testa, ero semi-ironico all’inizio, poi sono diventato un po’ meno ironico. A volte le canzoni richiedono molto lavoro, ma in questo caso l’ho scritta davvero velocemente in circa 10 minuti e poi l’abbiamo registrata. La scorsa settimana ho registrato di nuovo la parte vocale […] Si tratta di un brano aperto alle interpretazioni ma posso dire che è stato davvero strano perché il testo originale era davvero inerente a ciò che stiamo vivendo”.

Keith Richards ha poi spiegato altri dettagli: “È qualcosa che accade a volte tra me e Mick senza che ci pensiamo troppo – ha detto – Mick mi ha proposto questa nuova canzone e l’abbiamo registrata, mi pare lo scorso febbraio a Los Angeles. È stato qualcosa di inquietante quando il brano ha preso vita, intendo dire quando ‘il fantasma è tornato in vita’. Io e Mick siamo rimasti in contatto e circa un mese fa ho detto a Don (Was, il produttore della band ndr) ‘Ehi, sarebbe il momento giusto per pubblicare il pezzo sulla città fantasma’. Poi mi ha chiamato Mick e mi ha detto la stessa cosa, ed è così che le grandi menti pensano. Poi mi ha detto che avrebbe dovuto aggiustare un po’ il testo. Mi è davvero piaciuto il modo in cui questa canzone è venuta fuori”.

Richards ha sottolineato che questa è solo la prima canzone di un nuovo album al quale sta lavorando da tempo insieme a Mick, con la stessa grande intesa con la quale hanno composto insieme i brani della band per decenni, con una sola differenza: adesso devono trovare un nuovo modo per lavorare insieme, visto che non possono farlo di persona. Nonostante la quarantena, però, il lavoro procede lo stesso: “Mi sento molto fortunato perché io faccio un mestiere che, volendo, posso continuare a fare anche in questo periodo – ha detto Jagger – in questo momento staremmo facendo le prove per il tour se non fosse scoppiata la pandemia. Ma in questo lavoro ci sono varie sfaccettature e così io adesso posso fare anche altre cose, come riscrivere il pezzo di cui abbiamo appena parlato. Ho scritto anche nuovi altri brani e ne ho finiti altri perché posso lavorare molto da casa. Ma non tutti sono così fortunati. Non tutti possono. Molte persone hanno perso il loro lavoro e non per colpa loro. Sono circostanze del tutto fuori dal controllo delle persone – ha sottolineato – […] e meno soldi si hanno, più sono le preoccupazioni. È un periodo orribile per tutti ma per alcune persone la situazione è ancora più dura, per questo io sono ben consapevole di essere molto fortunato”.



Inevitabilmente, in questi nuovi brani ci sarà molto di ciò ce stiamo vivendo perché, anche se ha detto che sta cercando di concentrarsi su altro, Jagger ha ammesso che è davvero molto difficile non pensare a quanto sta accadendo. Ma il nuovo album arriverà, per la gioia dei fan che lo attendono da circa 15 anni: “Se io scrivo qualcosa o lavoro insieme a Keith – ha detto in proposito Mick – deve essere qualcosa di grandioso, non può essere solo un buon lavoro”. La ricerca della perfezione e il desiderio di superarsi ogni volta, dunque, sono le ragioni per le quali gli Stones hanno preferito prendersi il tempo necessario per realizzare un disco al massimo delle loro potenzialità, senza accontentarsi di brani solo accettabili.

I due musicisti, dunque, cercano di guardare avanti e di pensare al futuro, dedicandosi alla musica e anche alla famiglia, sperando di poter recuperare presto anche i concerti che hanno dovuto cancellare. Sul futuro della musica anche loro si pongono, come tutti, degli interrogativi: “Posticipare i tour è davvero brutto – ha detto Jagger – non sappiamo cosa accadrà. Non sappiamo nemmeno quando ci sarà la prossima partita di calcio. Non sappiamo come saranno organizzati i tour in futuro. Si potrebbe pensare che suonare all’aperto sia meglio che suonare in un posto chiuso, ma non possiamo saperlo. Molta gente dice ‘Suonerete in uno stadio da 40mila posti? Potranno entrarci al massimo 20mila persone’, ma è solo un’ipotesi. La verità – ha concluso - è che sono tutte congetture”.