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Sanremo, esultano pure le Ong: "Diodato è dalla parte giusta"

Sanremo, esultano pure le Ong: "Diodato è dalla parte giusta"
Nel 2018, Diodato aveva aderito alla campagna di Rolling Stone contro Matteo Salvini: "Dovremmo diffidare di chi dice di voler avvicinare la politica al popolo e lo fa passando per la strada più breve, la più facile, quella tracciata dall’odio"

Roberto Vivaldelli - Dom, 09/02/2020 - 14:40
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"Anche stasera tifiamo chi sta dalla parte giusta, forza Diodato". Antonio Diodato, vincitore del Festival di Sanremo con il brano "Fai rumore" (che ha preso anche il premio della critica), aveva ricevuto questo endorsement da parte di Mediterranea Saving Humans, che ha pubblicato una foto del cantante sui social con la t-shirt della Ong.




Quella campagna "d'odio" contro Salvini
Il cantante, infatti, è un testimonial della campagna Twins/Saving Humans, la linea di "magliette solidali e sostenibili realizzate da un collettivo di artisti in supporto di Mediterranea Saving Humans - la piattaforma della societá civile italiana impegnata nel Mediterraneo centrale per denunciare le violazioni dei diritti umani senza mai sottrarsi all’obbligo di salvare vite". Alla campagna vi aderiscono, insieme al cantante, anche altri "vip" del mondo della musica e dello spettacolo: Valeria Solarino, Kasia Smutniak, Vauro Senesi, Sandro Ruotolo, Diego Passoni, Lino Guanciale, Gianmarco Saurino, SIO e Roy Paci. Si tratta, si legge sul sito web, "un’iniziativa che coniuga al meglio impegno sociale, comunicazione e moda, creando T-Shirt rigenerate composte da “coppie” di magliette regalate da persone distanti per ambiti di lavoro e collocazione geografica ma gemelle nei valori".

Il cantante, nel 2018, aveva aderito alla campagna lanciata dalla rivista Rolling Stone Noi non stiamo con Salvini insieme ad altri vip del mondo della musica e dello spettacolo di sinistra che "condividono la necessità di lottare insieme perché l’Italia rimanga una società aperta, moderna, libera e solidale". Lo stesso Diodato scrisse a proposito di Salvini, aderendo all'iniziativa: "Dovremmo diffidare di chi dice di voler avvicinare la politica al popolo e lo fa passando per la strada più breve, la più facile, quella tracciata dall’odio, abbassandola al livello degli istinti, rendendola spesso cabaret, numero di magia da quattro soldi, di quella che ormai non si preoccupa neanche di nascondere il trucco".

Come ricorda IlGiornale.it, il cantante, dopo aver alzato il leone con la palma al cielo, il premio tanto ambito dai cantanti italiani (ha anche vinto il premio della critica "Mia Martini" e quello della sala stampa "Lucio Dalla"), ha voluto ricordare la sua città, Taranto, dove è impegnato da tempo, insieme all'attore Michele Riondino (tarantino anche lui, ndr), nella lotta per la tutela dell'ambiente e della salute non sempre rispettate per la presenza dello stabilimento siderurgico a pochi passi dalla città. È dal primo maggio 2013 che Diodato è, infatti, al fianco del comitato dei cittadini e dei lavoratori "Liberi e pensanti", organizzatore del "contro-concertone" (in aperta antitesi col concerto del Primo Maggio a Roma creato dai sindacati oltre vent'anni fa).

Forse quando lo stesso Matteo Salvini diceva pochi giorni fa che non avrebbe guardato il Festival perché "a Sanremo hanno già deciso che vinceranno tutti quelli politicamente corretti e di sinistra" non aveva proprio tutti i torti.