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Last Christmas, compie 35 anni il classico di Natale degli Wham!

Last Christmas, compie 35 anni il classico di Natale degli Wham!
Scritta e prodotta da George Michael, la canzone che racconta come non commettere di nuovo l'errore di regalare a Natale il cuore a qualcuno che l'ha gettato via il giorno dopo, è da sempre un appuntamento fisso di dicembre. Ma quest'anno più onnipresente del solito: con un film, un vinile e il video in qualità cinema
di CRISTIANO VITALI

Last Christmas mai così popolare. La canzone di Natale degli Wham! uscita il 15 dicembre 1984, e diventata un classico delle feste molto prima di All I want for Christmas is you di Mariah Carey, festeggia 35 anni con una piccola invasione merceologica. Una ristampa in vinile, un film, la versione 4k del video in cui, come dice un’utente nei commenti sotto il restauro postato su youtube: “Tutti sembrano persone del 2019 vestite come gente degli anni Ottanta“. Cioè come oggi, più o meno. Poiché i magnifici anni del riflusso sono il grande rimpianto dei giovani, l’ultima decade prima di internet. Quella che, ironicamente per chi c’era, era fatta di “sentimenti veri”, persone che ti ascoltavano senza fissare uno schermo, canzoni che 40 anni dopo sono fresche come fiori di campo.



Scritta – e prodotta – da George Michael nell’estate del 1984 mentre il padre e il chitarrista Andrew Ridgeley guardavano una partita di calcio, Last Christmas aveva tutta l’aria di un regalo zuccheroso alle fan, sulla scia degli Wham! “rappresentanti del bubblegum pop” con cui la stampa britannica aveva bollato il duo. Ma assieme a Careless Whisper, una ballad matura contenuta nell’album Make it big, Last Christmas segna l’inizio non ufficiale della carriera solista di George Michael. E la sorpresa di quanto la sua scrittura fosse tutt’altro che di gomma.

Inoltre c’erano anche motivi nobili dietro il racconto di un amore finito l’anno prima e “rivissuto” il Natale dopo con il proposito di risparmiare un po’ di lacrime dando il cuore a un’altra, che sarebbe dovuto essere una canzone di Pasqua ma su insistenza della casa discografica fu trasformata in classico delle feste: e cioè aiutare con i proventi della canzone la carestia etiope del 1984-1985.


E Last Christmas, in quella battaglia tra chi aiuta l’Africa di più del Natale 1984, contro Do they know it’s Christmas time? del supergruppo di beneficienza Band Aid, perde. Per modo di dire. Solamente non riesce ad arrivare alla posizione numero uno della classifica inglese. Vende un milione di copie solo quell’anno ma rimane sotto, schiacciata al secondo posto dal successo corale di tutto l’aristocrazia musicale della Gran Bretagna. Di cui George stesso fa parte, dell’aristocrazia e della Band Aid, assieme a Boy George, Bono, Simon Le Bon, Sting, le Bananarama.

Fu comunque una delle ragione per un record da Guinness dei primati: in un solo anno George raggiunge la numero uno della UK Charts 4 volte e in 3 diverse vesti: come artista solista, come metà di un duo (2 volte) e come parte del gruppo messo insieme da Bob Geldof e Midge Ure.


I record, il video

Dalla morte di George, avvenuta la mattina di Natale del 2016, Last Christmas ha raggiunto di nuovo la posizione numero 2 inglese il Natale successivo. Mentre negli USA, dove non è mai stato pubblicata come singolo fino al decesso del cantante, è attualmente al 27esimo posto della HOT 100 Billboard, ma in salita. Riuscirà a superare lo scoglio del suo picco storico: la posizione 25? Dipenderà soprattutto dagli streaming. L’edizione in vinile candido come la neve è materiale da collezionisti. Il video musicale rimesso in circolazione in una versione cristallina può invece fare molto di più.

Capolavoro patinato che racchiude i crismi di una settimana bianca di addobbi, pranzi, regali, sciate e sguardi in tralice genere “è Natale, d’accordo, ma siccome mi hai mollato adesso te la faccio pagare”, Last Christmas è Vacanze di Natale 1983 dei Vanzina ridotto a 4 minuti. Le spalline e i capelli cotonati erano infatti gli stessi. Dall’Italia a Londra e da Cortina a Saas Fee, la località svizzera dove fu girato il video, erano pure uguali le meschinità. La spilla che George dona alla sua amata finisce sulla giacca dell’amico; gli occhiali da sole che Claudio Amendola dona a Karina Huff finiscono frantumati a terra.




In uscita il 19 dicembre, Last Christmas è una commedia romantica di Paul Feig (Le amiche della sposa, 2011) con protagonista la coppia multietnica Emilia Clarke (Il Trono di spade) e Henry Golding (Crazy & Rich), malaysiano di origine britannica. E come ben chiaro dal titolo è un film ispirato alla canzone di George Michael.

Kate (Clarke), cantante fallita e costantemente alle prese con le conseguenze delle sue decisioni sbagliate, accetta un lavoro natalizio da elfo in un grande magazzino di Londra. Quando incontra Tom (Golding), lui sembra troppo perfetto per essere vero. Ma a volte bisogna affidarsi al destino, ascoltare il proprio cuore e avere fede. Sullo sfondo, e nelle vite dei due protagonisti, il clima tossico e il sospetto per gli immigrati instaurati dalla Brexit.

Last Christmas non trae ispirazione solo dal classico natalizio, anche da buona parte del catalogo di George. Da successi come Too funky, Praying for time, Fastlove e Freedom 90. Insieme a un’inedito: This is how (we want you to get high). Ma non si tratta di un musical. Ci sono dei momenti in cui gli attori interagiscono con la musica, e altri in cui le canzoni di George sottolineano oppure guidano gli sviluppi delle vicende. Emilia tuttavia canta, e sarò una sorpresa scoprirla vocalist dotata. Il film è più che altro un piacevole mix che esclude però sia la versione jukebox di un grande artista (come il recente Yesterday sui Beatles) sia il musical in senso classico, con gli attori che interrompono i dialoghi iniziando a cantare e ballare, vedi Mamma Mia.

Nella doppia veste di attrice e sceneggiatrice anche Emma Thompson. Che ha lavorato assieme a George Michael nella definizione del progetto.



George Michael è morto a 53 anni