MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Il presepio della mia infanzia


Io mi ricordo un presepio con i personaggi ritagliati dal Corriere dei Piccoli. Si comperava il "Corrierino" dove in una pagina c'erano le immagini di San Giuseppe, Maria, il Bambino Gesù e due pastori. Si ritagliavano, e si mettevano in piedi, e poi si incollavano. Al posto della colla, si prendeva della farina bianca, la si mescolava con dell’acqua, si faceva una pappetta, dopo di che si incollavano le figurine sopra il cartone, e quello lì era il presepio.
Ma a me non dava molta soddisfazione. Io preferivo quello vero, non quello ritagliato dal Corriere dei Piccoli.
L’unica stanza riscaldata era la cucina. Avevamo pure una stufa di terracotta nel tinello in fondo al corridoio, ma la si accendeva, solo se avevamo ospiti. Non c'era riscaldamento nelle altre stanze.
Nelle sere di dicembre, al ritorno dal catechismo, con mia sorella andavo a cercare il ******o per il presepio. Lo staccavamo dai muri con un coltellino. Il presepio lo preparava lei utilizzando il "lavador", la tavola di legno che la mamma usava per lavare il bucato a mano. Il 24 verso le undici di sera con il primo suono delle campane qualcuno dei miei familiari si imbacuccava e usciva per andare alla messa. Me lo raccontavano l’indomani. Io alle nove ero già a letto
Non trovavo regali al risveglio. A me i doni li aveva già portati Santa Lucia.

Ma chissà dove ci sono dei bimbi, se il Natale avrà ancora la magia che aveva per me quand'ero piccolo? Faranno il presepio, gli addobbi alle finestre? Preferiranno l’albero con le sue lucine intermittenti?