MUSICA




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MUSICA
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John Lennon voleva sostituire George Harrison con Eric Clapton

Tra il 1968 e il 1970 tra i componenti della band inglese ci furono molte tensioni, che poi portarono alla rottura
Quello precedente al definitivo scioglimento della band non fu un periodo semplice per i Beatles. Le tensioni tra i componenti erano quasi all’ordine del giorno, al punto che due di loro abbandonarono il gruppo per un po’ di tempo. Nel 1968, durante le sessioni di registrazione del White Album, ad esempio, Ringo Starr ***** la fiducia in sé stesso e nella sua abilità come batterista anche perché si era stancato delle direttive di Paul McCartney: è per questo motivo che decise di farsi una vacanza in barca in Italia piuttosto che restare a lavorare con gli altri e completare il disco. Ben presto, però, i restanti Beatles si resero conto che con Paul alla batteria non poteva funzionare e così implorarono Ringo di tornare, cosa che lui fece.

Dopo questo episodio, però, i problemi non finirono, anzi. Poco meno di sei mesi dopo, nel gennaio del 1969, fu George Harrison ad abbandonare i compagni dopo una giornata particolarmente tesa in studio di registrazione, durante le sessioni di lavoro dell’album Let It Be. In realtà, il chitarrista era da tempo piuttosto demoralizzato perché si era stancato di vivere di luce riflessa, ossia nell’ombra di Lennon e McCartney. Probabilmente il suo risentimento risaliva addirittura al 1967 quando, durante la registrazione di Sgt. Pepper’s, una delle sue canzoni fu scartata perché sia gli altri componenti della band che il produttore George Martin non la giudicarono abbastanza bella.

In seguito George si scontrò più volte sia con John che con Paul, rei di non lasciargli abbastanza spazio non solo nella composizione delle canzoni, ma anche nell’arrangiamento. Il chitarrista, come è riportato in Let It Be, il documentario sui Beatles uscito nel 1970, spiegò ad esempio: “Paul non voleva che nessuno suonasse nelle sue canzoni finché non decideva come avrebbe dovuto essere ciascun pezzo. E così mi chiedevo ‘Che ci faccio qui? È spiacevole tutto questo’”.

Ad ogni modo, quando Harrison decise di andarsene, John Lennon non si ***** d’animo e suggerì subito il nome di un musicista che potesse rimpiazzare l’amico, proponendo di ingaggiare Eric Clapton. Il grande chitarrista conosceva già molto bene i Beatles: l’anno precedente aveva suonato l’assolo nel pezzo di George, While My Guitar Gently Weeps; nel 1968, invece, partecipò al grande progetto dei Rolling Stones, il celebre Rock and Roll Circus, un album dal vivo al quale parteciparono diversi gruppi insieme alla band di Mick Jagger. Uno di questi, i Dirty Mac, era composto da John Lennon alla voce, Eric Clapton alla chitarra, Keith Richards al basso e Mitch Mitchell alla batteria.

Quell’esperienza con Clapton piacque molto a Lennon che lo stimava moltissimo come musicista, ecco perché lo volle con i Beatles: “Prendiamo Eric – disse John in quell'occasione, secondo quanto raccontato dal regista Lindsay-Hogg in seguito – lui è davvero bravo e non dà problemi”. Alla fine, però, 10 giorni dopo George Harrison tornò sui suoi passi e alla fine la band registrò abbastanza materiale per quello che poi divenne l’album Let It Be, anche se prima, com’è noto, uscì Abbey Road, quello che è considerato il vero ultimo album dei Beatles con la lineup al completo, disco che ebbe molto più successo di quello seguente.

Nel ricordare questa storia, viene da chiedersi come sarebbe stato ascoltare i Beatles insieme a Eric Clapton: di certo, visto la bravura del leggendario chitarrista e i risultati ottenuti nelle sue precedenti collaborazioni con alcuni dei Fab Four, sarebbe stato fantastico.