Una puntata di Techetechete, quella appena andata in onda il 18 luglio, che ha voluto ricordare agli italiani, tutta la bravura, la versatilità e la simpatia della Milva soprattutto televisiva.

Grazie, quindi, innanzitutto a Massimiliano Cané, e a tutti gli altri professionisti Rai che stanno facendo un lavoro di ricerca incredibile, che denota grande passione e competenza, restituendo al pubblico la memoria di una bellezza che altrimenti resterebbe irrimediabilmente perduta nel tempo.

Ed è molto importante che lo si possa fare attraverso un servizio pubblico che per la verità non sempre è stato gestito nel migliore dei modi, parlando anche proprio di come nei decenni precedenti siano stati trattati gli archivi Rai, in quanto come molti di voi sapranno tanti programmi storici ad oggi non risultano più reperibili per incuria ed altro.

Le Teche Rai sono la nostra memoria storica e vanno valorizzate al meglio, quindi onore ancora a tutti coloro che negli ultimi anni stanno lavorandoci davvero alla grande.

A questo proposito, sono stato felicissimo di aver visto per la prima volta il filmato tratto dal Festival di Sanremo 1974, che anni fa risultava a tutti irreperibile, e che per fortuna invece sono riusciti a recuperare! Non vedo l'ora che venga finalmente divulgato per intero su RaiPlay, com'è stato fatto per altre due edizioni considerate a lungo "fantasma" (il '66, il '67 ed il '73)!

Sarebbe interessante poi ritrovare (se esistono ancora da qualche parte), i nastri sui quali furono registrate alcune cover eseguite poi in playback ad "Al Paradise" e rimaste del tutto inedite su disco: "New York, New York", "Love To Love You Baby", "Memory", tutti brani indissolubilmente legati alle interpreti originarie - assolute icone del panorama mondiale - che pure Milva riuscì a personalizzare completamente.

Sono certo, infine, che di puntate così su di lei potrebbero esserne realizzate almeno altre dieci, con tutto il prezioso materiale presente nelle Teche. E chissà se mai potremo rivedere per intero alcuni special ed altre interviste da cui sono state recuperate forse le immagini più belle di tutta la puntata, quelle inframezzate fra un'esibizione e l'altra, per intenderci.

L'importante è comunque che un'istituzione come Milva, purtroppo oramai assente dai palcoscenici, sia stata omaggiata come si deve in occasione dei suoi 80 anni, vista l'immensa eredità artistica che ha saputo lasciare al pubblico italiano, e anche al grande contributo che ha dato alla qualità degli stessi programmi Rai in tanti anni di carriera.

Milva si definì orgogliosamente, fino all'ultimo, "UN'ARTISTA RAI"!