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Patty Pravo compie 71 anni: tutti i grandi amori di un'icona di libertà e passione

Patty Pravo compie 71 anni: tutti i grandi amori di un'icona di libertà e passione


Se di libertà si dice sempre quando si parla d'arte, poco di frequente ci sono realistici estremi per utilizzare questo termine come in questo caso. Patty Pravo, e lo racconta benissimo nella sua autobiografia, ne ha combinate di tutti colori, ha pranzato con Bowie, ha conosciuto i primi hacker della Silicon Valley, è stata una beat italiana e inglese, ha frequentato gli hippie americani, avrebbe dovuto recitare in un film di Michelangelo Antonioni, ha conosciuto Roger Waters, Robert Plant e tantissimi altri. Ha conosciuto, soprattutto, la libertà vera nell'arte e nell'amore. Dichiara lei stessa: "Sono stata fortunata, ho amato tanto e sono stata amata tanto. Di questo sono felice. Non mi sono legata per la vita a nessuno ma nella mia vita l'amore c'era sempre".

Primo amore1966, Patty Pravo è ‘la ragazza del Piper’, il locale di quartiere Coppedè, a Roma, che farà la rivoluzione del beat italiano portando nella nostra nazione artisti internazionali sensazionali (dai Pink Floyd a Duke Elllington, passando per i Genesis, Sly and the Family Stone) e lanciando tanti nomi nostrani che faranno la storia della musica italiana. Proprio al Piper Patty conosce i Cyan Three, un terzetto londinese composto da chitarra-voce e batteria, suonata da Gordon Faggetter. Giovani, incoscienti e innamorati della musica, Patty e Gordon si innamorano velocemente, lui è un grande batterista, ama e pratica la pittura: il loro è un amore adolescenziale ma pieno di progetti, come quello, un giorno, di avere figli e portarli in tour. “Con lui vissi nella mia prima casa”, racconta Pravo “a Ponte Milvio. Un pomeriggio eravamo lì, sulla nostra terrazza tutti annoiati e ci venne l’insana idea di dipingere tutto di nero. Scendemmo a comprare la pittura e poco dopo avevamo la terrazza più dark di tutta Roma”. Un amore fatto di cose di ogni giorno come guardare Giochi senza frontiere ma anche viaggiare, suonare, andarsene in giro per l’Inghilterra di lui, tra weekend a Brighton (città originaria di Faggetter) a cuocere piccole salsicce bianche con la madre e lavare la macchina in cortile: “una delle cose che più mi è piaciuto fare nella vita”. I due si sposano proprio a Brighton e del matrimonio non c’è traccia in Italia, mentre stanno rientrando a Roma si fermano in una stazione di servizio a fare benzina ma non hanno un soldo. La radio della stazione di sosta sta annunciando il grande successo de La Bambola: “volevo offrire da bere a tutti, ma non avevo nessun soldo con me, così finì che furono loro a festeggiarmi offrendomi la benzina”.



Matrimonio in pigiama e pelliccia1970, dopo cinque anni insieme Pravo e Faggetter si separano, Patty incontra Franco Baldieri a una cena, lui fa l’arredatore e l’antiquario e tra loro è amore dal primo istante. Abituata a essere circondata da musicisti a colpire la cantante sono la solidità e la calma di Baldieri. “Finimmo a letto già la prima sera, e parlammo di noi tutta la notte, scoprendo di aver avuto una vita simile, anche se in modi diversi.” Il mattino dopo i due decidono di sposarsi, escono di casa in pigiama – Pravo sopra indossa una pelliccia di lince e vanno in Comune dove, poco dopo, la stampa e tutti gli astrologi della città li assediano. Franco, però, si rivelerà omosessuale, per cui una sera Patty farà i bagagli e lascerà all’improvviso la loro casa, salutando il marito affettuosamente. I due si rivedranno molto nel tempo, anche con i rispettivi nuovi amori: “non eravamo amanti, eravamo amici”.

Come Yoko Ono
La più famosa delle love story di Patty Pravo inizia quando la cantante è ancora sposata con Baldieri. Lui questa volta è Riccardi Fogli dei Pooh, e l’incontro avviene a Rimini, durante un live di Pravo a cui tutta la band era venuta ad assistere. Il concerto si tiene all’Altromondo e dopo il live la band e la cantante vanno a cena insieme. "Ci guardammo. Ci sorridemmo. Ci piacemmo. Un'ora dopo eravamo già a letto insieme. Io sono così. Se una persona mi piace, non vedo perché perdere tempo. La vita è breve, bisogna godere." Fogli è un artista, un musicista e quello che si apre è un periodo di vero amore, di divertimenti, giochi, attrazione e telefonate infinite. Entrambi sono ancora sposati ma lui di più, sebbene dopo poco lasci la moglie. La stampa impazzisce e trasforma Pravo in una sorta di Yoko Ono made in Italy, mentre l'amore tra i due cresce sulle note di Noi due nel mondo e nell'anima, il manager dei Pooh dà l'ultimatum: o i Pooh o Patty Pravo. Fogli non ci pensa due volte e dichiara "Avevo lasciato mia moglie, figuriamoci se non lasciavo i Pooh!". Per vie traverse sarà poi proprio Patty Pravo a far arrivare all'entourage della band il nome del sostituto illustre: Red Canzian. Intanto, i due vivono il loro grande amore nell'appartamento di lei dalle parti del Pantheon: "passavamo le giornate ad ascoltare musica e fare l'amore, tutti parlavano di una cosa da poco ma noi restammo insieme per due anni, viaggiammo molto e ci amavamo appassionatamente. Non ci importava di quel che scrivevano, dicevano e pensavano gli altri". I due si sposano a Gretna Green, un paesino della Scozia, in Italia sarebbe stato impossibile, visto che lui risultava ancora legato alla moglie. A sposarli è il fabbro capovillaggio che li unisce davanti all'incudine della sua forgia "con un simbolismo delizioso", aggiunge Pravo. I due pensano a dei figli ma alla fine lei decide che la vita da artista e la maternità sono poco conciliabili e dopo un po', presi dalle carriere e sempre più distanti, anche questo amore finisce.

E tu ancora, e noi ancora e lei
Quando Ivano Fossati propone a Patty Pravo - dopo il secco 'No' di Loredana Bertè - la sua Pensiero Stupendo, lei accetta immediatamente, affermando di avere una certa familiarità con la questione del menage a trois. Nello studio di Vangelis, infatti, dove si recava regolarmente durante la lavorazione del suo album Tanto - di cui Vangelis fu appunto arrangiatore - Patty aveva conosciuto Paul Martinez e Paul Jeffery, rispettivamente bassista e chitarrista. A lei piacciono entrambi e i tre cominciarono a frequentarsi regolarmente. I due Paul entrano ufficialmente nella band di Patty ma non solo, con Patty iniziano una relazione a tre stabile che sfocia in breve tempo in una convivenza a tre nell'appartamento romano della Strambelli. "Ci sentivamo perfettamente a nostro agio, senza imbarazzi, esitazioni o paure. Ogni tanto uno andava via, poi tornava, poi ripartiva: tra noi nessuna gelosia o competizione, cercvamo solo di non farci troppe paranoie". Una volta uno di loro chiama Patty, appena rientrata da Londra e in partenza per Bali, e chiede se può raggiungerla a casa, lei entusiasta gli chiede di partire per Bali insieme. Tuttavia, appena arriva, si accorge di aver confuso le voci dei due Paul e così a Bali non va col Paul previsto: "ma non importava, tanto mi piaceva anche lui". Lei e Martinez si sposano in California nel 1977.

Love in San Francisco
Patty Pravo incontra Jack Johnson (il cui vero nome, però, è John Edward Johnson), a San Francisco, nel 1981, tra acidi, voli in veste di pilota sul Grand Canyon e le frequentazioni con la prima generazione di hacker. I due non si sopportano ma alla fine si innamorano e si sposano in una piccola chiesa nella Napa Valley con Randy Jackson e David Kahne come testimoni. Al momento del matrimonio con Jack, Patty è ancora legalmente sposata con Baldieri, ha un matrimonio ancora in vita ma non trascritto in Italia con Fogli, il matrimonio con Martinez e questa nuova unione. Quattro matrimoni di cui tre trascritti in Italia, ma siccome la trigamia non è contemplata dalla legge non può costituire reato.

Idee chiarissime
Le storie d’amore di Patty Pravo, così ha dichiarato lei stessa in diverse interviste, finiscono tutte per esaurimento, anche quella con Jack, con cui pravo rimarrà per (ben) sei anni. Sul fatto che sia molto dura stare con lei e che il sesso resti una cosa fondamentale in ogni fase della vita, Patty non ha alcun dubbio. Oggi, ogni nuovo tour, è foriero di nuovi incontri, sebbene, per avere il meglio, raccontava a Vanity Fair: “bisogna andare fuori dall’Italia. Qua vedo solo uomini sporchi e brutti. Con gli italiani non mi prendo, non li capisco. Mi piacciono gli stranieri giovani, sui 35 anni. Ho bisogno di curiosità, velocità mentale. Biondi, al massimo castani e senza barba né peli, non muscolosi”. Idee chiarissime, insomma, ieri come oggi, per una vita, anche artistica, da apolide delle emozioni, in cui la passione è stata sempre centrale, vissuta con libertà assoluta, slancio e uno sguardo che corre oltre il domani.