MUSICA




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MUSICA
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Jack Savoretti, ho scoperto il romanticismo

Un tragitto cinematografico dalla casa al mondo e ritorno: Jack Savoretti presenta così il suo nuovo album, 'Singing To Strangers', in uscita il 15 marzo. Un titolo che nasce quasi come battuta: "Mia figlia descrive così il mio mestiere, cantare agli sconosciuti", racconta all'ANSA il musicista anglo-italiano, che dopo 'Sleep No More' fa i conti con una svolta personale e artistica: "Prima cantare per me era un urlo di frustrazione, poi con un po' di successo e con la felicità domestica ho trovato una prospettiva positiva e un nuovo rispetto per il pubblico: volevo cantare il dilemma di dover andare via di casa per fare questo mestiere". Un dialogo interno letteralmente messo in scena: "Vedo questo disco come un film, con un'apertura grande, un interludio con il mio punto di vista e infine il ritorno di 'Going Home': un film, ma cantato sempre con la mia voce, perché anche un attore deve avere una verità". Quest'ispirazione trasparirà in parte anche nel tour, che passerà dall'Italia a Padova (Gran Teatro Geox, 16/4), Milano (Fabrique, 17/4) e Roma (Atlantico, 18/4): "Ho portato la mia vita vera sul palco per 12 anni, ora voglio creare qualcosa di più romantico. Questa voglia mi è arrivata facendo tournée nei meravigliosi teatri italiani". Da quell'esperienza viene una delle due collaborazioni, 'Music's Too Sad Without You' incisa alla Fenice di Venezia con Kylie Minogue. L'altra partecipazione eccellente è del Premio Nobel Bob Dylan, che ha dato a Savoretti un testo inedito per 'Touchy Situation': "Tutto è nato da una collaborazione mancata con Steve Earle, che ha lo stesso management di Bob. Mi è venuto da ridere dalla felicità. Quando ho iniziato a scrivere alla chitarra però veniva fuori solo Bob, non era una canzone mia: è arrivata solo quando sono passato al pianoforte, su suggerimento di mia moglie, senza pensare a Bob. Poi, la cosa peggiore è stata aspettare il responso del suo team". Il pianoforte ha ispirato anche gli echi di Elton John in 'Things I Thought I'd Never Do': "Per me 'Madman Across the Water' è stato un manuale di scrittura". Pur senza rinunciare al suo canto ruvido, l'atmosfera è dolce e trasognata: "Mi sono chiesto perché nessuno ascoltasse più la musica romantica: ci sono ancora canzoni d'amore, ma non sono romantiche, e poi anche la nascita di un figlio o perfino la morte sono romantiche. Volevo quell'atmosfera, l'intimità senza fuochi d'artificio, come all'opera". L'influenza dominante è arrivata allora dalle colonne sonore e della musica leggera italiana e francese anni '60 e '70, come dimostrano 'Candlelight' o 'Greatest Mistake': "Ho insistito perché si registrasse a Roma, nello studio di Ennio Morricone. Mi sono rotto che dell'Italia all'estero non si conosca anche la cultura musicale e cinematografica: non c'è solo la musica inglese. Forse è una reazione a Brexit!". La sua metà genovese si è fatta sentire anche dopo il crollo del Ponte Morandi: "Tantissimi mi hanno chiamato quel giorno. Ho provato rabbia e vergogna, l'Italia non può conoscersi solo per queste tragedie evitabili".