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Mondo Marcio racconta il nuovo album ‘Uomo!’

Mondo Marcio racconta il nuovo album ‘Uomo!’

“Non mi piace paragonare gli album, ogni disco ha la sua vita, il suo momento. Ma questo è sicuramente un disco completo, con diverse sfaccettature”, spiega Mondo Marcio, al secolo Gian Marco Marcello, a proposito del suo ultimo capitolo discografico, “Uomo!”, ottavo album del rapper milanese uscito oggi, 8 marzo, a tre anni di distanza dal precedente “La freschezza del Marcio”. A raccontare perché si tratti un album completo è il titolo stesso, che porta con sé la volontà di celebrare la natura umana, la sua forza e la sua debolezza, come precisa la voce di “Dentro una scatola”: “Il titolo vuole cogliere l’attitudine di essere uomo o di essere donna. Significa fare le cose sul serio, prendere i sogni sul serio, fare le cose credendoci”.


Sono passati circa quindici anni da quando il rapper meneghino, all’epoca sedicenne, ha iniziato a farsi conoscere sulla scena, debuttando poi nel mercato discografico nel 2004 con “Mondo Marcio”. Da allora tante cose sono cambiate ma se è di una nuova maturità che vi aspetterete di sentir parlare Mondo Marcio rimarrete delusi. “Non si tratta tanto di maturità quanto di una comprensione diversa delle regole del gioco. Ero molto naïf, mentre ora mi è cresciuto il pelo sullo stomaco. Ai nuovi (t)rapper, invece, non viene dato il tempo di farsi le ossa. Ora paradossalmente è molto più dura perché puoi finire direttamente dal computer di camera tua ai palazzetti”, spiega il rapper scivolando nelle tematiche al centro del singolo "DDR (Dio del Rap)", che insieme a “Vida loca” e “Leggenda urbana” ha anticipato “Uomo!”. Il pezzo è innanzitutto, stando alle parole di Mondo Marcio, una provocazione: “È riferito a un’attitudine, quella di sentirsi già arrivati, che oggi è molto diffusa. Su Spotify abbiamo tutti la stessa icona, siamo omologati. È un inno ad alzare la testa e a farsi valere”, illustra il rapper a proposito del pezzo. Ma se c’è un brano tra la tracklist di “Uomo!” che, su tutti, di certo non passa inosservato quello è “Angeli e demoni”, che vanta sul ritornello un featuring di Mina, con la quale l’artista aveva già, anche se in maniera diversa, collaborato nel 2014 per il suo “Nella bocca della tigre”, un concept album costruito sui campionamenti di canzoni interpretate dalla Tigre di Cremona. “Con Mina abbiamo un bellissimo rapporto dal 2014, da “Nella bocca della tigre” siamo rimasti in contatto. In questi anni avevo lavorato ad ‘Angeli e demoni’ e avendo lei questo stile di cantare che ti porta via mi è sembrata la canzone giusta”, dice Mondo Marcio, che non si presta all’aneddotica e mantiene la bocca cucita riguardo alla genesi del prezioso featuring. E dice solo: “È stato molto bello trovarsi insieme in studio, Mina mi ha insegnato tanto. Mi ha insegnato a essere una persona vera prima che un artista”.




“Uomo!” annovera altre collaborazioni oltre alla signora Mazzini, come quella con il rapper di New Orleans Gudda Gudda, coinvolto in “Questi palazzi”, e quella con Dave Muldoon in “**** up the World”. Quanto al resto della squadra, il disco vede alla produzione artistica Swede di 808 Mafia di Miami, i newyorkesi Muzicheart e Fastlife Beats e lo stesso Mondo Marcio, mentre il missaggio e la masterizzazione sono stati affidati a Marco Zangirolami. A partire dal prossimo 1° aprile il rapper milanese porterà in tournée in Europa la musica di “Uomo!” con il suo “Rap God Tour”, per poi tornare sui palchi italiani il 10 aprile con la data di Largo Venue, a Roma, e il 18 aprile con il live al Fabrique di Milano. “La data di Milano sarà speciale, con una scenografia mozzafiato”, racconta Mondo Marcio a proposito del set nella sua città, dove l’artista sarà accompagnato sul palco, come di consueto, dalla sua band: “Saranno quasi due ore di musica suonata dal vivo”.