Adrian teme Montalbano: cambio di palinsesto e retroscena su Celentano
Arrivano i nuovi episodi di Montalbano sulla Rai e Adrian passa da lunedì al martedì: una strategia per evitare il flop totale?
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Adrian, il cartoon ideato e diretto da Adriano Celentano, è un flop e per non precipitare nell’abisso evita il confronto con Montalbano.

Infatti, è in vista un cambiamento di palinsesto per Mediaset. La serie animata che di solito va in onda il lunedì, si sposta per due settimane al martedì. Il motivo di questo cambiamento non è stato specificato. Ma come suppone Davide Maggio, probabilmente è dovuto alla programmazione del Commissario Montalbano su Rai 1 proprio per lunedì 11 e 18 febbraio.

Intanto non si placano le polemiche nei confronti di Adrian che ha suscitato irritazione nel pubblico ma anche tra i vip. Maurizio Costanzo è tornato a parlare del programma del Molleggiato mettendolo a confronto con 55 Passi nel Sole, la trasmissione di Al Bano che ha avuto un enorme successo. Così ha scritto su Libero Quotidiano:

Se mettiamo a confronto Adrian, il cartone di e con Adriano Celentano e 55 passi nel sole, con Al Bano, ci rendiamo conto della netta vittoria, in termini di ascolto, del cantante pugliese. Vogliamo dire con questo che Al Bano è più forte di Celentano? No. Vogliamo soltanto dire che, quando si decide di costruire un programma su un proprio lavoro, bisogna essere umili e non presuntuosi e costruirlo in maniera corretta televisivamente, come ha fatto Al Bano e come non ha fatto Celentano.

Anche Nino Frassica, che partecipa al progetto del Molleggiato, ha parlato di Adrian svelando alcuni particolari del modo in cui lavora il cantante milanese:

Cambia in continuazione lo spettacolo, e l’aspetto incredibile è che a tutti noi piace sempre l’ultima versione.

Poi ha osservato che Celentano:

ha la forza di ottenere carta bianca sui progetti; con nessun altro ho mai visto una situazione del genere.

Solo che questa volta Adriano non ha ottenuto il risultato sperato. Il suo programma non piace e molte sono le critiche.