MUSICA




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Adrian: Molto rumore per (quasi) nulla

Tanto tuonò che piovve: alla fine, Adriano Celentano si è mostrato in TV per presentare “Adrian”, la sua serie animata di cui si parla da anni e finalmente approdata su Canale 5.
Il Molleggiato si è mostrato per 2 minuti, dopo oltre mezz'ora di attesa in un'anteprima dal titolo "Aspettando Adrian", condotta dai comici Nino Frassica (nei panni di un frate che decide chi ammettere su una sorta di arca di Noé) e Natalino Balasso.

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In questa anteprima - in diretta dal Teatro Camploy di Verona - Balasso ha scherzato spesso sulle voci di questi giorni, ovvero che Celentano non si sarebbe fatto vedere in scena. Invece, alla fine l’ostensione del Celentano è avvenuta - anche se è stata brevissima.
Celentano compariva nei titoli testa come regista dello show: si è inizialmente sentito fuori campo in una versione di “Rip it up” suonata dalla band di Celso Valli (quella sì, in scena). Sale sul palco, a fine anteprima, anticipato da Balasso che dice "Celentano quando non c'è non c'è, ma quando c'è rompe i coglioni". Poi non dice granché, se non unica battuta degna di nota: "C’è qualcosa che bisogna cambiare: i coglioni". Per il resto, silenzi e sguardi, come suo solito: la maggior parte di questi due minuti è passata tra le urla del pubblico in sala.

Quindi è partita la prima puntata di “Adrian”, la serie: ambientata nel 2068, narra la storia di Adrian, orologiaio in una città iper tecnologica e senz'anima. Adrian assomiglia ovviamente a Celentano, ma giovane e con le spalle larghe, e ha la voce di quello vero. Vive in una vecchia casa situata - sì, avete immaginato bene - in via Gluck, assieme alla disinibita Gilda (disegnata da Milo Manara e ispirata a Claudia Mori).
Adrian va ad un concerto di un cantante “governativo” che si chiama Johnny Silver e che canta canzoni dei Negramaro (“Tutto scorre”). Viene invitato sul palco a cantare, ed esegue “I want to know”, la canzone da “Svalutation”. La musica di Adrian crea il caos: il governo prova subito a censurarlo, senza riuscirci, perché non riesce più a trovare il misterioso orologiaio.
La puntata si chiude sulle note di “Ti penso e cambia il mondo”, in quello che è una sorta di “lyric video” con le parole della canzone che appaiono sullo schermo assieme a Adrian e Gilda - seguono i titoli di coda, sulle note di "(Please) Stay a Little Longer".
Dopo la puntata, si vede un breve montaggio delle prove a teatro vuoto, con Celentano che dirige Balasso e gli altri attori. Fine.

Nelle prima puntata abbiamo visto tutte le ossessioni di Celentano, raccontate in anni di altri programmi TV: i silenzi, il progresso, la società, il capitalismo e il conformismo che uccidono l'uomo, la sua anima e l'ambiente; lui che si propone come guru in grado indicare la via, il "re degli ignoranti" che dice cose semplici e banali che ci siamo dimenticati, e così via. Nulla di nuovo, insomma.

Si dice - lo scrivono bene informati siti che si occupano di TV - che Mediaset abbia investito in questa produazione oltre 20 milioni di Euro, più del Festival di Sanremo. Domani sera si replica, ma vista così è sembrata davvero poca cosa. Molto rumore per (quasi) nulla, per parafrasare Shakespeare.