MUSICA




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La follia dello spray urticante ai concerti: i precedenti


Se quanto riferito dai Vigili del Fuoco di Ancona - e ribadito da diverse testimonianze raccolte in loco dalle principali testate italiane - la tragedia verificatasi presso il club Lanterna Verde di Corinaldo durante un concerto di Sfera Ebbasta dovesse essere effettivamente stata causata dall'uso improprio di uno spray urticante tra il pubblico, ci troveremmo di fronte a un nuovo episodio di quella tendenza, folle e criminale, che in Italia ha già causato una vittima e centinaia di feriti il 3 giugno 2017 in piazza San Carlo, a Torino.

Purtroppo, però, quello dell'uso sciagurato di spray al peperoncino ai concerti - specie quelli di artisti di estrazione rap e r'n'b - in Italia pare stia diventando una triste consuetudine.

Le cronache iniziano a registrare episodi sospetti nel 2017: il rapper milanese e già membro della Dogo Gang Marracash vede due concerti interrotti dall'uso improprio di gas urticante in platea, uno a gennaio, al Teatro della Concordia di Torino, e uno al Carroponte di Milano a luglio, quest'ultimo tenuto insieme a Gué Pequeno nell'ambito del tour di "Santeria", l'album congiunto pubblicato dai due artisti nel 2016.

Due mesi dopo è il turno di Ghali: mentre il trapper di origini tunisine si sta esibendo, l'8 settembre, al festival Wake Up di Mondovì, in provincia di Cuneo, ignoti utilizzano spray urticante tra il pubblico, fortunatamente senza gravi conseguenze per il pubblico. Esattamente un mese dopo tocca anche a Elisa, sempre di scena a Torino, alle Officine Grandi Riparazioni, vedere un proprio show interrotto per la medesima ragione.

Lo scorso 8 settembre Sfera Ebbasta è di scena sempre a Cuneo, alla Mondovicino Arena: il concerto del Trap King viene sospeso dopo che ignoti utilizzano spray urticante tra il pubblico. Un ragazzo viene ricoverato in ospedale per problemi alla vista e alle vie respiratorie, ma non in gravi condizioni. L'ultimo caso è di appena un mese fa: il 7 novembre il concerto di Achille Lauro ai Magazzini Generali di Milano viene sospeso per l'uso di spray al peperoncino tra il pubblico delle prime file sotto il palco: a farne le spese - anche in questo caso, fortunatamente senza gravi conseguenze - sono una decina tra ragazzi e ragazze, tutti presi un cura dal personale paramedico intervenuto in loco. Questo, grossomodo, lo storico dei precedenti che ha anticipato la tragedia di Corinaldo, dove sei spettatori hanno trovato la morte e altre decine sono rimaste ferite in modo grave.



Su questa folle usanza qualcuno ha già indagato: già lo scorso mese di settembre la Procura di Torino, già titolare delle indagini sulla tragedia di Piazza San Carlo, era sulle tracce di una banda specializzata nello scatenare il panico a eventi pubblici - tra i quali anche quello di Sfera Ebbasta alla Mondovicino Arena - per compiere furti e borseggi. L'ipotesi criminale dietro a gesti del genere è stata confermata dal carteggio - intercettato dagli stessi investigatori torinesi - tra alcuni membri della banda arrestata in seguito agli incidenti di Piazza San Carlo, che - sebbene non coinvolta nelle vicende che hanno avuto per protagonisti Marracash, Ghali e Sfera Ebbasta - aveva in programma di colpire allo stesso modo durante la prima edizione italiana del festival dance Tomorrowland, svoltosi lo scorso 28 luglio al Parco di Monza al quale hanno preso parte 15mila spettatori.