MUSICA




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Thegiornalisti, in cerca di serenità con 'Love'


Una beata malinconia e una gioiosa disperazione: questo è per Tommaso Paradiso l'equilibrio di 'Love', nuovo album dei Thegiornalisti in arrivo venerdì 21 settembre. "Mi emoziona quando lo riascolto, è un disco innamorato con momenti che mi fanno male al punto da farmi bene", dice il cantautore presentando a Milano le tracce anticipate dai successi 'Felicità puttana', 'Questa nostra stupida canzone d'amore' e 'New York'.

In apertura, un'overture orchestrale introduce un suono che, pur tra abbondanti riferimenti anni '80, cerca una dimensione classica e riprende la melodia dell'ultimo pezzo, 'Dr. House', uno dei preferiti di Paradiso con la romantica title track: "Farò fatica a suonarla dal vivo: anche da solo a casa mi metto a piangere". Nel brano, la ricerca di una figura paterna si lega a una genuina passione per il cinema: "Sono un nerd: guardo molti più film di quanto non ascolti canzoni. Quando vedo queste persone che mi hanno formato torno a stare bene, mi riportano per così dire a cena a casa con mia madre".

Una poetica del rifugio, del ricordo e della casa che pervade l'album: "Io sono alla costante ricerca di serenità, e questo passa attraverso gli affetti: non riesco a centrarla da solo, ho bisogno di un impianto, un nucleo familiare. Chi fa il mio lavoro cerca lo sballo, io sono il contrario". Le rassicurazioni domestiche di 'Una casa al mare', 'Zero stare sereno' o del gioco di luoghi comuni 'Milano Roma' rispondono all'equilibrio instabile di 'Controllo' o ai metaforici "eserciti" di 'New York': "Mi sento costantemente attaccato, non so da cosa: a volte scrivo canzoni per tenere alla larga o affrontare questi stati ansiogeni". Questa sarebbe una delle chiavi del suo successo intergenerazionale: "Oggi un ragazzino non ha paura di terroristi e guerre atomiche, penso ci sia più preoccupazione a livello interiore. Amo gli autori letterari e cinematografici che mettono le ansie e la psicanalisi nelle loro opere, per questo credo di fare attrito su questa generazione introspettiva". Non una mera fuga nostalgica, insomma: "Riprendo suoni anni '80, ma stavolta riprodotti con strumenti moderni: la mia convinzione è sempre di più fare dischi senza riferimenti, 'evergreen'". Un profilo che sembra adattarsi a una nuova scena pop: "La gente si è innamorata della musica che viene da Roma: mancava questo sing along, con i sentimenti in forma pura, quasi sbracata. Però non mi sento capofila di nulla, mentre vedo molti cloni calcuttiani. Con Edoardo abbiamo un rapporto di amicizia: abbiamo già scritto qualcosa insieme e qualcosa faremo. Il sogno del nostro editore sarebbe una specie di 'Banana Republic', con 3 o 4 inediti e un tour: mi divertirei come un matto".

Intanto Paradiso si dice impaziente per il tour che porterà i Thegiornalisti nei palazzetti di mezza Italia, tra ottobre e novembre. Data zero all'Arena di Vigevano (19/10), mentre molte tappe, comprese quelle raddoppiate di Roma, Bari e Milano, sono sold out da tempo, con più di 100mila biglietti venduti in totale.