MUSICA




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Caparezza, credo ancora nella politica ma pochi fanno i politici


Dieci anni fa immaginava già un partito nato dal web che avrebbe vinto le elezioni (un anno prima che il Movimento 5 Stelle fosse fondato), ipotizzava uno spazioporto in Puglia per viaggi turistici nel cosmo (progetto poi approvato a Grottaglie), cantava "espelli il negron" e di un fantomatico "migrante lunare" prefigurando la caccia al diverso dei giorni nostri. Caparezza come l'oracolo di Delfi? "Io mi chiamo Michele Salvemini non Michele De Nostredame, mica scrivo quartine incomprensibili con nomi e date a casaccio, rivelando eventi che non si sono mai realizzati se non nella testa di qualche invasato cospirazionista. Io ho semplicemente pubblicato un racconto fantasy che il tempo ha trasformato in un romanzo verità à la Truman Capote", scrive lui, nella prefazione alla ristampa a 10 anni di distanza di Saghe Mentali (Rizzoli), il suo onirico, fiabesco, allucinante diario personale.

Eppure qualche dote divinatoria, Caparezza sembra averla. "Oggi ci vuole poco a essere lungimiranti - racconta all'ANSA l'artista dai riccioli ribelli, che quasi in contemporanea al libro pubblica oggi anche il live del fortunato disco uscito un anno fa Prisoner 709 (Universal) al quale ha fatto seguito un tour nei palasport da tutto esaurito che si è appena concluso -, basta pensare al peggio. La storia si ripete continuamente e tutto è molto prevedibile, anche perché ci piace stare nella nostra comfort zone e fare stare sul pulpito". Forse anche per questo in Prisoner 709 per la prima volta ha abbandonato i temi sociali per concentrarsi più su stesso. "Stavolta avevo bisogno di spogliarmi di quegli abiti e di indossarne altri. C'è un'età per tutto: a 60 anni non avrò certo la stessa credibilità nel cantare Fuori dal tunnel". E' arrivato il tempo della maturità anche per chi invitava ad andare "a ballare in Puglia"?.

"Quando mi parlano di maturità, penso sempre ai 18 anni e al liceo", scherza la "testa riccia" della musica italiana che ha sempre rifuggito le definizioni, preferendo definirsi ed essere definito un artista cross-over: "è più facile così". Il disincanto con cui guarda al fuori da sé, non lo ha però allontanato dalla politica. "Ci ho sempre creduto e ci credo ancora. E non ho perso il vizio di votare. A sinistra, quando abbia un senso usare questa parola - spiega serio Caparezza -. E a chi mi dice che il mio è un voto buttato chiedo: parliamo di politica o di fantacalcio? Il problema però è che oggi in giro vedo poche persone che fanno il politico, con un imbarbarimento del linguaggio che dovrebbe far riflettere. Spesso siamo di fronte a considerazioni da chat. Quello del politico è un mestiere che non va lasciato all'improvvisazione: serve preparazione e formazione", afferma, lanciando evidenti frecciatine all'attuale classe politica al governo. Live e ristampa, dunque, prima di scomparire alla vista dei più per "decomprimermi dopo un anno intenso e pensare al prossimo disco che non ho idea in quale direzione andrà".

"Dite che non avevo voglia di fare niente di nuovo? - e ride -. In realtà volevo fissare questo momento, mai vissuto prima in tanti anni di carriera: un disco certificato oro dopo una sola settimana e diventato poi doppio disco di platino, un tour sold out nei palasport e un libro che ancora la gente mi chiedeva. Mi sono concesso un po' di autocelebrazione. Certo, non sono più quello di 10 anni fa che dava alle stampe Saghe Mentali, ma con quel Caparezza ho in comune i colori, la schizofrenia, l'approccio fanciullesco al quale non rinuncio". Prisoner 709 Live, sintesi della "prigionia" dell'artista, raccoglie un dvd documentario ("Trip709"), il cd originale e un cd con le canzoni di "Prisoner 709" suonate dal vivo durante il tour. Tre le versioni disponibili: standard, deluxe con in più un libro fotografico e una special artist edition in collaborazione con Rolling Stone Italia