MUSICA




​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​



​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
​​​​​​​

​​​



MUSICA
Start a New Topic 
Author
Comment
Mina: “IL TUO ARREDAMENTO” di Mariano Rongo - Recensione di Salvatore Orlando

Mina: “IL TUO ARREDAMENTO” di Mariano Rongo (Zorama).

Salvatore Orlando

Appena ascoltato il brano “IL TUO ARREDAMENTO” , mi sono reso conto che non era la “solita” canzone dalla bella melodia, voce bellissima e ottimo arrangiamento, ma una composizione con testo e musica di un livello talmente alto che definirlo una canzone sarebbe molto riduttivo.

Mina poi è spettacolare, con i suoi 78 anni si è riproposta con una sfida a se stessa che per me ha del miracoloso. La sua voce è intatta, e non ha il colore delle voci della sua età, ma risplende di raffinatezze a cui eravamo già abituati ma qui, la voce non canta una lunga melodia, saltella sopra e sotto, da minore a maggiore, su intervalli ascendenti e discendenti di quinta, sesta, ottava, che sfiorano tre registri ed ogni volta da altezze imprevedibili, difficili da musicalizzare, e forse anche da intonare.
A me questo brano è piaciuto al primo ascolto, ho condiviso poi un link con amici a cui non è piaciuto, ma non sono dello stesso parere.

Ammettiamo pure che Mariano Rongo ha scritto qualcosa che sa (esempio estremo) più d’”immondizia”, maggior merito a Mina che ha reso il miracolo della trasformazione in Oro dell’immondizia.

Questa esecuzione di Mina mi ha fatto lo stesso effetto delle variazioni Goldberg di Glenn GOULD del 1981, le ascoltavo in altre sue versioni sin da ragazzo, ma la versione del 1981 si impossesso di me, e per molti decenni ne fui prigioniero, le ascoltavo commosso ogni mattina, come una preghiera, per poi passare al video che Alexander Lonquich mi portò dalla Germania, credo di averlo consumato.

Per rendere meglio la mia grande stima di Mina, posso dire che nella musica classica, quando pensiamo ai pianisti e alla loro perfezione, abbiamo i nostri idoli e i nostri riferimenti, ma quando diciamo IL PIANISTA, concordiamo tutti su Arturo Benedetti Michelangeli, anche quelli che non lo seguono….(come me).

MICHELANGELI è IL PIANOFORTE, gli altri sono gli altri. MINA è MINA, gli altri cantano.
(Ho letto che per la realizzazione del Disco MAEBA, guarda un po’…Mina ha comprato un pianoforte che aveva ordinato per le sue registrazioni Benedetti Michelangeli)

Ritornando al brano, la difficoltà maggiore era capire il suo potenziale dal provino, cosa non riuscita nemmeno a Corrado Pani, che si è espresso in una intervista: “Lo consideravo un pezzo incantatile.

Ricordo il provino, sembrava di ascoltare un matto” ….Mina non viene a provare il disco in studio, arriva e sa già cosa fare, nessuna insicurezza artistica”.
Pani ha avuto un orecchio meno attento. Il brano per me è di un livello notevole, segna una svolta nella musica leggera, è qualcosa di più di una canzone, e fa conoscere un autore di una sensibilità superiore e particolare, è un pezzo molto interessante, difficile da valutare con un solo ascolto, per giunta scritto da Mariano Rongo che è il fratello di Danilo Rongo che era un mio allievo negli anni 80, molto dotato e sensibile, che amava però un solo pianista: Horowitz, e fu il primo in Italia a comprare un suo video (pirata) del 3° di Rachmaninoff.

Mariano era il suo piccolo fratellino con una personalità già “tormentata”, fanciullo nel bel mezzo di una crisi familiare esplosa poi in un Uomo con cose importanti da dire, grazie anche alla cultura indiretta che i suoni degli autori classici hanno accompagnato la sua adolescenza, e Mina ha dimostrato (come sempre ) di saper ascoltare autori sconosciuti ma di grande talento.

Questa per me è stata una scelta oltre che coraggiosa autoritaria, sapendo molto bene di cosa sarebbe stata capace, e che la pone oggi (nonostante l’età) tra le più grandi cantante al mondo, non solo per interpretazione e modernità, ma anche per qualità di voce assolutamente intatta e non sfiorata dall’età.
Questa “canzone” è la sua consacrazione a Regina del Canto, e non ha più nulla da dimostrare a NESSUNO, meritando a pieno titolo una corona. Brava Mina bravo Mariano.
Mi piace
Vedi altre reazioni
Commenta