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Sanremo verso un Baglioni-bis. Orfeo: «Quasi fatta per l’accordo»


Non avete gradito il suo eccessivo «protagonismo»? Non avete fino in fondo compreso la portata rivoluzionaria della sua direzione? State ancora lì a rimuginare sui suoi conflitti d’interesse? A quanto pare dovrete rassegnarvi: Claudio Baglioni sarà quasi sicuramente direttore artistico del Festival di Sanremo per il secondo anno consecutivo. Per il rinnovo dell’accordo «è quasi fatta. Ho motivo di pensare che sia più di un augurio», ha detto il direttore generale della Rai Mario Orfeo, interrogato sul tema al Festival della Tv di Dogliani.

«Nel cda Rai di domani - ha spiegato Orfeo il dg - dirò che c’è la disponibilità di Baglioni. Sulla squadra deciderà lui come direttore artistico. Una cosa alla volta». Il Dg si è reso protagonista di un piccolo siparietto alla kermesse piemontese sulla televisione e i nuovi media, presentandosi con un trolley. Evidente il riferimento alla battuta di Fiorello che sullo stesso palco ha parlato di «periodo trolley per la Rai», con più di un dirigente che, alla luce degli equilibri politici sorti a seguito delle elezioni del 4 marzo, potrebbe fare le valigie. «Lasci la Rai o Dogliani?», ha chiesto al direttore generale l’intervistatore Aldo Cazzullo. «Non lo so ancora», ha risposto Orfeo che si è soffermato anche su un possibile ritorno di Fiorello in televisione: «È stato lui a dire che torna su Rai 1 a novembre».

Da Di Maio «dichiarazioni spiacevoli»
Ce n’è anche per la politica. «Alcune dichiarazioni di Di Maio sulla Rai - dice Orfeo - sono state spiacevoli. Mi ha dato fastidio la frase sui guanti bianchi. Voglio rassicurarlo: in Rai non ci sono camerieri» e in campagna elettorale «non ci sono state pressioni, invasioni di campo. Sarà stata fortuna. I politici sapevano che avrebbero bussato invano alla nostra porta e ai cellulari». Quanto all’ex premier Matteo Renzi, «mai telefonate, nessuno scambio di sms. Berlusconi lo incontravo allo stadio quando era presidente del Milan, poi neanche più quelle occasioni. Gianni Letta lo vedo spesso in situazioni pubbliche». Matteo Salvini? «Non pervenuto».



Orfeo, poi, fa un rapido accenno ai numeri di bilancio: «Chiuderemo in maniera positiva il 2017. Siamo molto contenti perché rimettere a posto i conti è uno dei compiti del direttore generale. Il 2018 è un anno più difficile, ma prevediamo di chiuderlo bene, in pareggio». Quindi arriva un pensiero per il compianto Fabrizio Frizzi: «È stato un grande talento. Sapeva fare tutto: cantare, ballare, presentare, giocare». Un lungo applauso del pubblico del Festival di Dogliani ha accolto le parole del direttore generale in risposta a Cazzullo che aveva parlato di «aurea mediocrità di Frizzi».