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Mariano Rongo, in arte Zorama: “La mia favola con Mina che ha scelto il mio brano"

Mariano Rongo, in arte Zorama: “La mia favola con Mina che ha scelto il mio brano per il suo nuovo album”


E’ la storia di un cantautore campano che scrive e canta da anni, ma non appartiene al “carrozzone” preconfezionato che le case discografiche propinano nelle radio e nei vari Talent Show; non è un “raccomandato” insomma. Stiamo parlando di “Zorama”, al secolo Mariano Rongo, di origini porticesi, oggi vive a Sirignano, nell’avellinese, ed un bel giorno decise di inviare alcune canzoni cantate da lui a Mina. Ebbene la grandissima artista ha visto in lui quel talento che meriterebbe ben altri spazi, ed ha scelto il brano “Il tuo Arredamento” che il 27 Aprile verrà proposto nelle radio ed attualmente risulta essere l’unico singolo, con videoclip, dell’album Maeba che milita costantemente ai primi posti della classifica italiana.


Mariano è riuscito addirittura a farle cantare un pezzo Rock, un Rock moderno che raggiunge i massimi livelli di godimento, con quella voce straordinaria che solo Mina possiede. Ecco perchè era giusto incontrarlo.

C’è un mondo sommerso, fatto di bravissimi artisti come te, come mai non riesce ad emergere, ci vuole la raccomandazione anche qui?

“Questo non so dirtelo, sicuramente comandano le multinazionali, etichette potenti, mentre prima c’era la figura del talent scout, che era preposto a scovare band e cantanti che avessero una marcia in più e li facevano crescere facendoli poi diventare artisti”.

Prima era la gente a chiedere la pubblicazione di canzoni in radio, oggi è difficile trovare radio che permettano alla gente di scegliere, perchè le canzoni vengono imposte ed una canzone anche non bella, riproposta più volte diventa quasi un successo “forzato”

“In primis oggi le radio lavorano da anni in play list, ovvero hanno la loro lista di mp3 tristissimi che devono passare, proponendo quei 20, 25 brani da proporre, perchè molte radio lavorano a braccetto con le case discografiche, per cui sono pochi gli spazi in cui si evince la volontà del pubblico nell’ascoltare determinati tipi di brani piuttosto che altri tipi di canzoni”

Oggi ci sono i Talent Show, tu non sei voluto scendere a compromessi, con questo tipo di proposta, c’è una ragione particolare?

“Non voglio essere ipocrita, e devo dire che anni fa mi proposi alle selezioni di X-Factor, ma erano i primi anni in cui esisteva questo nuovo modo di esprimere talenti. Dopo aver superato le prime selezioni, fui escluso perchè in quel periodo prediligevano artisti più giovani di me e nonostante io fossi sotto i 40 anni, non ebbi spazio. L’anno dopo mi richiamarono dicendo che i tabulati delle mie canzoni erano interessanti e che non c’era per quel periodo l’esigenza di scegliere artisti in base ad una precisa collocazione anagrafica, ma questa volta fui io a rifiutare”

La canzone che hai proposto a Mina è un Rock ed ha sorpreso che l’abbia scelto. Te l’aspettavi?

“Diciamo che non è il genere che solitamente Mina predilige, ma è il mio genere musicale e la voce di Mina può spaziare ovunque con il suo timbro vocale. Quando le mandai i miei 4 brani, li scelsi senza pensarci troppo e stranamente Mina ha scelto proprio quello che meno mi aspettavo che scegliesse. In realtà ne scelse due , ma uno di questi era già stato troppo usato, in quanto era stato pubblicato in tre album, due miei ed in uno di Walther Pradel che è un artista interprete attore torinese, che di quel brano ha fatto anche una versione francese”

Cosa ti aspetti da questo pezzo cantato da Mina, tu che non hai santi in paradiso, cosa pensi possa accadere adesso?

“Sinceramente non mi aspetto niente; quello che verrà, verrà; continuo la mia vita normale, voglio per adesso capire con quale etichetta far uscire il mio nuovo disco, da poco terminato. Per quel che riguarda Mina, penso solo alla bella sorpresa che mi ha fatto, con quella mail che improvvisamente Massimiliano Pani mi mandò, nella quale c’era la volontà della madre, di proporre il mio pezzo e mi godo la sua splendida voce sulle mie parole e sulla mia musica”

Dal punto di vista musicale, ti piacciono molto le contaminazioni anglosassoni, pur essendo tu campano, ma la musica è internazionale e spazia ovunque, hai qualche preferenza in particolare?

“Ho un amore particolare negli ultimi anni per i Muse, Radiohead, Placebo, amo quei ritmi e quel sound.

Senza buttarla per forza in politica, sappiamo che viviamo in terre difficili e persone che meriterebbero di più, che non vengono valorizzate; quanto è giusto cercare di rimanere qui, o forse è più giusto andare via? Non è facile comprendere quali siano i limiti entro cui muoversi di fronte all’esigenza di realizzarsi. Cosa ne pensi?

“Te lo dico a freddo, non so se uno è più rivoluzionario o più coglione a restare nella propria terra. Ai posteri l’ardua sentenza, come direbbe Battisti, lo scopriremo solo vivendo”

Noi invece una cosa la sappiamo, che c’è tanta passione, tanta arte, tanto sangue al cuore, in questi mondi sommersi, fatti di gente straordinaria, che tra mille difficoltà cerca di vivere una vita normale, facendo talvolta cose eccezionali, e solo artisti straordinari come Mina, possono andare al di la delle “etichette”, ed intuirne il meraviglioso talento.

Alberto Guarino