MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Amici 2018, prima puntata del serale. Il commento.


Non sono davvero in grado di esprimere un parere motivato su questa prima puntata del serale di “Amici” (qui i risultati). Non avevo mai visto né sentito esibirsi prima nessuno dei concorrenti, né – a dirla tutta – non sono stato in grado di riconoscere alcuni dei componenti delle commissioni. Non sono nemmeno riuscito a capire con buona approssimazione come funzioni il regolamento della gara.

Quello che posso dire è che non mi sono annoiato, nonostante la durata del programma, benché le parti di ballo siano lontanissime dalla mia possibilità di comprensione (per essere più preciso: non mi sono annoiato, ma dopo la mezzanotte ho cominciato a chiedermi ‘Quando finisce? Quando finisce?’. E’ finito all’una. Tutto troppo lungo, davvero; la fase finale è molto lenta e macchinosa). Ho trovato interessante e coinvolgente la meccanica di relazione fra i componenti della commissione interna e fra loro e i concorrenti – dovrei dire “spettacolare”, nel senso che incuriosisce e coinvolge anche chi, come me, assiste alla trasmissione senza parteggiare per nessuna delle due squadre e per nessuno dei concorrenti.

Poi, sinceramente, non so quanto dell’atteggiamento dei componenti della commissione interna sia dimostrativo, cioè coerente con la loro immagine, e quanto sia spontaneo; in altre parole, non so quanto sia funzionale alla narrazione scelta da “Amici” e quanto sia naturale. Si dice spesso che “Amici” è una scuola: e siccome a scuola ci siamo andati tutti, tutti abbiamo avuto un professore con il quale ci siamo scontrati, o dal quale non ci siamo sentiti compresi o apprezzati. La differenza è che a questi ragazzi viene data l’occasione – e se devo dire la mia fino in fondo, penso che non bisognerebbe dargliela – di discutere con i loro insegnanti. Il che fa emergere la loro presunzione, la loro immaturità, la loro incapacità di accettare critiche e rimproveri. Prendono tutto sul personale, cercano alibi, rifiutano i rimproveri. Non riescono a capire di avere dall’altra parte gente che per mestiere fa, e da tempo, il mestiere che loro vorrebbero fare. Dovrebbero stare zitti e ringraziare per il tempo e l’attenzione che vengono loro dedicati.

E, a dirla tutta, per quel poco che si è sentito in questa prima serata, di fenomeni della canzone non mi pare ce ne siano, fra i cantanti di “Amici” di quest’anno. E nemmeno di cantanti davvero bravi. Se avessi tempo e modo di seguire tutte le prossime puntate forse cambierei idea man mano, ma non ce l’ho e non ce l’avrò; mi auguro di ricredermi all’ultima puntata, quando guarderò di nuovo il programma per scriverne. Però, sinceramente, non capisco perché alcuni di questi ragazzi siano stati portati fino alle puntate del serale. Davvero non c’era niente di meglio?

(Fate il confronto con Alice Merton, una delle ospiti: in tre minuti ha dimostrato come si canta su un palco)

Comunque, e per concludere: davvero non si potrebbero scrivere in sovraimpressione i titoli delle canzoni e i loro autori?

(fz)