MUSICA




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MUSICA
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Quando Mina si chiamava Baby Gate


Era il 1958, quasi sessant’anni fa, quando nel mese di dicembre l’etichetta italiana Broadway (fondata da Davide Matalon, fondatore anche della Italdisc) pubblicò il 45 giri di debutto di una cantante di nome Baby Gate: “Be-bop-a-lula” e “When”. La scelta di uno pseudonimo inglesizzante per una ragazza che era italianissima, essendo nata a Busto Arsizio 18 anni prima, fu dovuta a una forma di prudenza: lo stesso Matalon, che su suggerimento del suo consulente musicale Giulio Libano aveva messo sotto contratto la ragazza (Mina Anna Mazzini), ma con l’etichetta Italdisc, pubblicò contemporaneamente anche il debutto di Mina, un 45 giri con “Non partir” e “Malatia. L’idea era di cercare di capire quale delle due identità, quale delle due diverse forme di espressione – in inglese o in italiano – avrebbe avuto più successo.

Lo pseudonimo Baby Gate ebbe vita relativamente breve, il tempo di cinque 45 giri usciti fra quel fatidico dicembre 1958 e il giugno del 1959; poi Mina prese il sopravvento, ed è ancora oggi la cantante italiana più popolare. Nel 1974, con una concessione alla nostalgia, Mina pubblicò un intero album intitolato “Baby Gate”, un disco di standard nel quale però non figurava nessuna delle canzoni da lei incise a inizio carriera con quello pseudonimo.