MUSICA




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Chi è veramente Annalisa? Dal jazz all'elettropop, dopo Sanremo esce l'album 'Bye bye'


Annalisa non si è ancora ripresa da quella centrifuga che è il Festival di Sanremo, che subito deve affrontare la promozione del suo nuovo album, "Bye bye": la raffica di interviste, le ospitate radiofoniche e gli incontri con i fan nelle librerie e nei centri commerciali. Il disco esce questo venerdì, 16 febbraio, e oltre a "Il mondo prima di te" (la canzone con cui la cantautrice savonese si è classificata terza al Festival) contiene altre dodici canzoni alle quali Annalisa ha lavorato insieme a Michele Canova: "Gli ho chiesto di aiutarmi a prendere la direzione giusta", racconta la cantautrice, "a me piace sperimentare molto e spesso faccio difficoltà a capire in cosa sono più brava. Michele è venuto in Italia due volte: ci siamo confrontati e poi, per il resto, abbiamo lavorato a distanza. Lui a Los Angeles e io a Savona: ho messo su un piccolo studio casalingo e gli ho mandato i pezzi che man mano scrivevo e provinavo. Sono felice di come siano andate le lavorazioni e tornerei a lavorarci molto volentieri".


Una ripartenza. E un modo per salutare la vecchia Annalisa, quella che spesso non riusciva a darsi completamente al pubblico, bloccata dall'ansia da prestazione e da un'eccessiva timidezza: è ciò che per la cantautrice rappresenta questo nuovo disco, che è l'ideale seguito di "Se avessi un cuore" del 2016. Suoni elettronici, ritmi ballabili, ritornelli martellanti: "'Bye bye' è un saluto verso tutto quello che c'è stato, ma senza rancore o malinconia. Sono grata nei confronti di tutte le esperienze e tutti gli errori che ho fatto finora. In passato mi sono preoccupata tanto e troppo di quello che gli altri pensavano di me e ho passato troppo tempo a cercare di piacere a tutti. Una cosa impossibile", spiega Annalisa.
Tra gli autori delle canzoni ci sono Danti dei Two Fingerz, Raige, Tony Maiello e il compagno di etichetta Mr. Rain (con il quale Annalisa duetta in "Un domani"): "Insieme a Michele Canova abbiamo messo insieme tanti brani, ricevendo canzoni scritte da altri autori e lavorando anche a pezzi miei. Ho iniziato a scrivere due anni fa, buttando giù idee istintivamente". E poi c'è Colapesce, che non si concede così spesso al "pop". Il cantautore siciliano firma insieme a Michele Canova "Ogni festa": "Michele mi aveva fatto sentire un pezzo in inglese che aveva scritto insieme a un autore americano [si tratta di Christopher Joseph Burkich]. Mi piaceva molto e insieme abbiamo cominciato a riflettere su chi potesse essere la persona giusta per adattare il testo in italiano. Entrambi abbiamo pensato a Colapesce: ci siamo sentiti e ha accettato", racconta Annalisa.

"Se avessi un cuore" aveva rappresentato un decisivo cambio di rotta, per la carriera di Annalisa: con quel disco la cantautrice cercava di uscire dai suoi territori, di sporcarsi le mani e di percorrere strade nuove, soprattutto a livello di suono. Guardava molto al pop americano, alle produzioni elettropop che andavano per la maggiore oltreoceano (e oltremanica), spiazzando chi aveva cominciato a seguirla quando, all'inizio della sua carriera, faceva jazz. Ma chi è la vera Annalisa? Quella che ad "Amici" cantava "It's oh so quiet" di Bjork o quella che duetta con Benji e Fede e fa ballare con potenziali hit elettropop? "Tutte le cose che ho fatto rispecchiano quella che ero io in quel preciso momento. Prima di 'Amici', ad esempio, ero molto arrabbiata, sembrava che facessi fatica a raccontare le cose in maniera diretta e quindi ricercavo la complessità", risponde lei. Oggi, se ripensa al passato, Annalisa capisce che quello che stava facendo era tutto sbagliato. Ma non rinnega niente: "Ho cercato di 'smontare' tutti i miei schemi mentali, togliendo gli accessori. Ora mi sento più tranquilla, serena e decisa: penso molto meno e cerco di essere più istintiva", dice.


La canzone che chiude il disco si intitola "Dov'è che si va" ed è una ballata dai toni oscuri che rappresenta l'epilogo ideale di "Bye bye": "Metterò le scarpe quelle buone / questa volta devo correre come non ho corso mai", canta Annalisa. "Non è un caso che sia l'ultima traccia", fa notare la cantautrice, "è un augurio e rappresenta un messaggio di speranza e di ottimismo. Racconta un cambiamento in tutte le sue fasi, anche quelle più sofferte, ma sempre con uno sfondo positivo. Voglio avventurarmi nel futuro con un solo scopo: cercare di essere felice, sia dal punto di vista umano che artistico".