MUSICA




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Pagelle Sanremo 2018/ Voti ai cantanti: bocciato Claudio Baglioni (prima serata)

Le Pagelle del Festival di Sanremo 2018, prima serata: tutti i voti e i giudizi sui cantanti big. Promossa a pieni voti Michelle Hunziker, vera regina del Teatro Ariston. 07 FEBBRAIO 2018 - AGG. 07 FEBBRAIO 2018, 11.16 PAOLO VITES Pagelle Festival di Sanremo 2018, prima serataPagelle Festival di Sanremo 2018, prima serata
L’ombra di Claudio Baglioni si è presentata sporadicamente sul palco del Teatro Ariston. Il direttore artistico del Festival di Sanremo 2018, come aveva più volte annunciato, non ha presentato lasciando a Michelle Hunziker il compito di portare avanti la baracca. Il cantautore si è limitato a controllare la scena, rendendosi protagonista di alcuni siparietti sia con la stessa Hunziker che con Pierfrancesco Favino. Sul palco con Fiorello, poi, è stato oscurato dal dinamismo e dall’energia dello showman, vero mattatore della serata. Quando, però, Claudio Baglioni comincia a cantare, tutte le critiche lasciano posto ai complimenti. Con l’amico Gianni Morandi regala un bellissimo duetto al pubblico che non può non applaudire. Consapevole di non essere un uomo da televisione, Claudio Baglioni ha deciso di affidarsi a Michelle Hunziker che, tuttavia, da sola, non può portare avanti la complicata macchina di Sanremo. La prima serata è andata bene per la presenza sul palco di Fiorello, ma cosa succederà durante la seconda serata? Claudio Baglioni deciderà di mettersi più in gioco? Al momento, la sua performance è da rivedere (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

MICHELLE HUNZIKER PROMOSSA
La prima serata del Festival di Sanremo 2018 non ha visto in prima fila solo i big in gara (leggete sotto tutte le pagelle), ma è stata anche la serata di Michelle Hunziker, vera regina della 68esima edizione del Festival di Sanremo. Bellissima, elegantissima e con un look total black firmato Giorgio Armani, Michelle Hunziker ha incantato tutti con la sua padronanza del palco. Simpatica, a suo agio e perfettamente in linea con lo stile sanremese, la showgirl svizzera è riuscita ad emozionare con la sua bellissima dedica d’amore al marito Tomaso Trussardi e a monopolizzare l’attenzione dei telespettatori con la sua capacità di spiegare il regolamento e presentare i cantanti senza la più piccola emozione. Vero animale da palcoscenico, è lei la vera conduttrice del Festival. Una scelta azzeccata da parte di Claudio Baglioni che ha preferito affidarsi ad una conduttrice che, non solo aveva già presentato Sanremo insieme a Pippo Baudo ma che ha alle spalle una grande esperienza professionale che la rende una delle migliori conduttrici sulla scena. Michelle, inoltre, ironica come sempre, si è messa in gioco dando vita a simpatici siparietti con Pierfrancesco Favino ed esibendosi anche sulle note di “E se domani” con l’attore e Claudio Baglioni alle sue spalle per uno sketch assolutamente divertente. Per la prima serata, dunque, Michelle Hunziker merita sicuramente un 7,5 (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

LE PAGELLE DEI CANTANTI
Termina così la prima serata del Festival di Sanremo 2018. Le pagelle delle esibizioni dei cantanti in gara le trovate qui sotto. La canzone, al primo impatto lascia un segno che diventa poi il retrogusto di una valutazione che matura nel corso del Festival, tutto in classifica può ancora succedere e le performance meno convincenti potrebbero ottenere voti più alti al cambiare della giuria o con la serata dei duetti. In ogni caso oggi su tutti ha vinto Ron con una interpretazione e una canzone da voto 8 in pagella. Pessima, voto 4, l'arlecchinata de Lo Stato Sociale.

RENZO RUBINO – Custodire - Buon interprete dalle capacità vocali variegate Rubino presenta un brano dall’impostazione classica incalzante, per un attimo sembra addirittura di tornare agli anni 60. La sorpresa del festival. Voto: 7

ENZO AVITABILE, BEPPE SERVILLO – Il coraggio di ogni giorno - Enzo Avitabile, sassofonista storico della scena rock e jazz napoletana non è certo un cantante; meglio ovviamente l’ex voce degli Avion Travel già vincitore di un Sanremo, Servillo. Brano tipicamente napoletano, piacevole ma senza raggiungere la drammaticità che merita questo tipo di canzone. Voto: 6

LE VIBRAZIONI - Così sbagliato - Tredici anni dopo la loro partecipazione a Sanremo da gruppo rockettaro Le Vibrazioni approdano a una elettronica di forte impatto, anche se la voce del cantante impedisce al brano di decollare come dovrebbe. Peccato perché il pezzo è di buon livello e meriterebbe interpretazione migliore. Voto: 5/6

DIODATO ROY PACI – Adesso - Brano di impatto, cantato piuttosto bene, bella sorpresa a questo punto del festival. La presenza di Roy Paci e della sua tromba è però del tutto inutile coperta come è dall’orchestra tranne un guizzo finale. Bel brano e bella interpretazione. Voto: 6/7

NILLA ZILLI – Senza appartenere - Classe genuina quella di Nilla Zilli, decisamente migliorata col tempo come il vino buono, anche se tende ancora a strafare. Brano vintage, tutto basato sull’orchesrtrazione come ai vecchi tempi di Sanremo, sentita dedica alle donne. Voto: 6/7

LUCA BARBAROSSA – Passame er sale - Stornello popolare di buon impatto, Luca Barbarossa si conferma interprete e compositore profondo, con un brano che sarebbe piaciuto a Domenico Modugno. Una canzone autenticamente italiano finalmente. Voto: 6/7

NOEMI – Non smettere mai di cercarmi - Dalla scuola delle urlatrici sfornate dai talent, Noemi rimane sempre la stessa, una specie di Emma Marrone dei poveri, senza una identità e senza una canzone di valore. Ci mette impegno ma il futuro appartiene ormai al passato. Voto 6-

DECIBEL – Lettera dal Duca - I riferimenti musicali a David Bowie ci sono e tanti, d’altro canto il Duca Bianco era lui, l’immenso artista inglese scomparso due anni fa. Un patchwork di citazioni. I Decibel di Enrico Ruggeri non sono più il gruppo punk che a Sanremo 1980 fece saltare tutti in piedi. Adeso non sono né carne né pesce. Voto 5/6

GIOVANNI CACCAMO – Eterno - Bella voce, canzone senza anima, qualche linea melodica scontata sentita e risentita, ci si domanda il significato di una direzione artistica affidata a un professionista come Claudio Baglioni se poi a Sanremo arrivano banalità di questo (basso) livello. Voto: 5

RED CANZIAN – Ognuno ha il suo - Un altro pezzo di Pooh e siamo a tre, ne mancano due. L’ex bassista della storica band sfida gli altri due compagni con un buon pezzo rock cantato molto bene. Anche qui un testo riflessivo sulla condizione di essere uomini di oggi, potente l’arrangiamento orchestrale che lambisce i confini del progressive. Voto: 7

ELIO E LE STORIE TESE – arrivedorci Vestiti da fachiri indiani, gli Elii danno addio a Sanremo. Una autodedica biografica,”una storia unica”: a giudicare dalla pochezza del brano forse è meglio così. Ballatona anni 70, forse meglio se cantata dai Cugini di campagna, non decolla mai, anzi annoia. E non fa neanche ridere come era la loro caratteristica. Voto: 5

ROBY FACCHINETTI RICCARDO FOGLI – Il segreto del tempo - Due Pooh al posto di cinque. Bel brano dall’incedere tipico della ex band, bel testo sufficientemente introspettivo e malinconico sul passaggiodel tempo che ci ferisce, le voci sempre quelle, non sbagliano una nota anche alla soglia dei 70 anni. Ma la classe non è acqua. Voto: 7

LO STATO SOCIALE – Una vita in vacanza - Dissacratori, irriverenti, a Sanremo non fanno ridere nessuno con la banalità di una vita dove non si fa niente, così nessuno rompe le scatole: vivere per lavorare o lavorare per vivere. Non avevamo bisogno di una canzonetta musicalmente bruttissima per porci tale domanda. Gli Skiantos a cui vorrebbero ispirarsi erano ben altra cosa. Voto: 4

ORNELLA VANONI CON BUNGARO E PACIFICO – Imparare ad amarsi - Un monumento della canzone italiana che non molla, ancora in gioco nel 2018. La voce certo non è più quella di una volta, e neanche la canzone è degna del suo magnifico repertorio. Un brano e una interpretazione dignitose, niente di più. Voto: 6 più

FABRIZIO MORO ERMAL META - Non mi avete fatto niente - Canzoncina a metà strada tra indie e elettronica, tra i due il migliore vocalmente è senz’altro Meta, dotato di una voce forte e espressiva, Moro scompare nella banalità di un cantato senza originalità. Un brano “gridato” contro le “inutili guerre” ma che non resta impresso. Voto: 6

MARIO BIONDI – Rivederti - Il cantante noto per le sue riletture ballabili R&B si propone per la prima volta a Sanremo con un brano dall’incedere pianistico e lounge che vorrebbe anche nella voce riprendere lo stile del grandissimo Fred Bongusto. Ma la voce non è quella. Sembra invece un Barry White sfiatato. Peccato. Voto: 5

ANNALISA - Il mondo prima di te - Per la quarta volta al festival, vestitino da scolaretta sexy. Canzone tipicamente da Sanremo degli ultimi anni, cioè per intendersi stile Amici, Annalisa fa fatica ad adattarsi vocalmente alle aperture melodiche di un brano innocuo, dalla melodia che si dimentica subito. Nel finale la voce si scalda e prende meglio le note alte, peccato che il brano è già finito. Voto: 6-

RON - Almeno pensami - Un inedito assoluto di Lucio Dalla si candida già in anticipo alla vittoria e l’attesa non è delusa. Solo l’amico Ron poteva prendersi la responsabilità non da poco di interpretarlo. Brano delizioso tipico dello stile del musicista scomparso, delizioso,raffinato notturno, con la malinconia e l’ironia che hanno sempre caratterizzato Dalla. Bravo Ro, immenso Dalla. Voto 8

The KOLORS - Frida (mai mai mai) - Dopo un inizio festival elegante, spazio ai giovani. I Kolors si esibiscono in un brano ritmato e allo stesso tempo sguaiato, tutto basato sulla ritmica jungle e poca melodia. Ma va bene così. Voto: 6

MAX GAZZE’ – La leggenda di Cristalda e Pizzomunno - Accolto con grande entusiasmo l’eclettico cantautore romano si propone nell’ennesima trasformazione artistica con un brano che sa di opera. Peccato per la terribile pronuncia che ancora non ha saputo educare, con la ss doppia alla Jovanotti. Brano tutto uguale, senza sorprese, senza anima soprattutto per i limiti vocali del nostro, che nelle note alte stona in maniera inascoltabile. Tedioso. Voto: 5

Le pagelle della prima serata del Festival di Sanremo 2018
A cura di Paolo Vites per quanto riguarda la parte musicale, le pagelle delle esibizioni della prima serata del Festival di Sanremo per la direzione artistica di Claudio Baglioni. Durante la giornata il post sarà aggiornato con commenti e valutazione di aspetti legati all'evento, mentre in diretta saranno valutati tutti gli artisti in gara. I parametri sono legati alla canzone e alla performance. Siete d'accordo? Fatecelo sapere.