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Facchinetti-Fogli: "Che bello dopo tanti anni lavorare ancora Insieme"


Esce venerdì 3 novembre "Insieme", il disco che sancisce il ritrovato sodalizio artistico tra Roby Facchinetti e Riccardo Fogli che, ritrovatisi per i 50 anni di carriera dei Pooh, una volta sciolto il gruppo non hanno smesso di lavorare insieme sfornando un album composto da otto inediti e tre brani storici rivisitati. "Ci abbiamo messo tanta passione e tanto amore - spiega Facchinetti -. Al centro di questo disco ci sono le nostre voci e i testi".

Venditti cantava che certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Il concetto vale anche per certe amicizie. Come quella che lega Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, ritrovatisi per la reunion dei Pooh dopo quasi 40 anni di strade parallele e da quel momento tornati inseparabili. “Insieme” è il frutto di questa ritrovata intesa, nella quale trovano spazio anche pezzi dell’universo Pooh, nelle cover di "Notte serena" e "In silenzio", ma anche nei quattro inediti che vedono i testi di Valerio Negrini e i due firmati da Stefano d’Orazio.

"Sono emozionato come quando uscì 'Piccola Ketty' - spiega Facchinetti -. Questo progetto è nato grazie alla reunion. Ho riscoperto un amico con il quale abbiamo passato insieme i primi sette anni dei Pooh, condividendo soprattutto il sogno di fare questo mestiere, in un periodo in cui la musica veniva davvero rivoluzionata. Con lui abbiamo diviso tutto e sono cose che non si dimenticano". Roby ricorda da dove è partita la scintilla. "Una mattina mi chiamò Ferdinando Salzano e mi disse che avessi voluto fare una cosa insieme a Riccardo lui ci sarebbe stato. Io non me lo sono fatto dire due volte". Fogli è ancora più preciso nell'indicare il momento in cui i due hanno capito che c'era un feeling ritrovato da non disperdere. "Probabilmente è stato in quel Sanremo a cui partecipammo da ospiti - dice -. Fu un’esperienza liberatoria e alla fine ci abbracciammo. La mia reunion non è stata facile. All'inizio cantavo i pezzi che cantavo 50 anni prima, poi piano piano ho iniziato a cantarne altre insieme a lui, su sua proposta".

Facchinetti spiega come sono nati i brani firmati da Negrini (scomparso nel 2013), valore aggiunto di questo disco. "Lui aveva voglia di scrivere perché sentiva di non avere molto tempo - spiega -. Ce ne sono altri, alcuni incompiuti, alcuni che sono solo testo, senza musica. Mi ci metterò a lavorare nei prossimi mesi o anni, ma partire da un testo e costruirci la musica è un lavoro complesso". "Quando cantiamo Valerio c’è un respiro diverso - aggiunge Fogli -. Senza togliere nulla agli altri, con lui c’è una profondità infinita". Roby prosegue nello spiegare come è nato un disco che comunque ha visto con un grande lavoro, con quattro produttori che hanno cucito tutto dando sonorità che fondessero tradizione e novità. "Abbiamo fatto un grande lavoro nel trovare i brani per un mondo musicale che ci permettesse di esprimerci vocalmente - dice -. Le nostre voci e i testi sono al centro. Questo risultato è il frutto di una ricerca notevole. Con i Pooh si cercava una coralità mentre qui era necessario far dare il massimo alle due voci".

Il punto di incontro è probabilmente in "Il ritorno delle rondini", unico pezzo nato su un testo di Fogli: "C'è molta emozione in quello che abbiamo fatto. Ho scritto una canzone perché ne sentivo il bisogno - sottolinea -. Cantare un mio pezzo su musica di Facchinetti era un sogno che a 70 anni ho potuto realizzare".

Un po' per i testi di Negrini e d'Orazio, un po' per la penna inconfondibile di Facchinetti, in questo album si respira spesso aria di Pooh. Ma per Facchinetti sono comunque un capitolo chiuso. "La storia dei Pooh si chiusa l’anno scorso e ora ognuno di noi è libero di fare quello che vuole - spiega -. Sicuramente il legame che abbiamo con la musica non si è spento, anzi, più passa il tempo e più lo sentiamo forte. Abbiamo il dovere di valorizzare il patrimonio che i Pooh hanno messo insieme in 50 anni, con fatica e impegno".