MUSICA




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X Factor: No, ignoranti, ‘La canzone dei vecchi amanti’ non è di Franco Battiato


X Factor: No, ignoranti, ‘La canzone dei vecchi amanti’ non è di Franco Battiato, è di Brel e Duilio Del Prete.
Non ho guardato, ieri sera, la prima puntata dei live di X Factor. Non per snobismo, ma perché non sono abbonato a Sky. Avevo comunque un altro impegno; però rientrando a casa ho sentito la curiosità professionale di sapere cosa era successo durante la trasmissione. E ho fatto male.
Perché durante la trasmissione uno dei concorrenti ha cantato “La canzone dei vecchi amanti”. E tutti, dico tutti, i giornali che avevano pubblicato ieri sera un resoconto della puntata avevano scritto: “La canzone dei vecchi amanti” di Franco Battiato (anzi, dico "quasi" tutti: qualcuno ha fatto, felicemente, eccezione).
Ora, io capisco molte cose, capisco che la versione di Battiato in “Fleurs” (1999) è diventata la versione prevalente. Ma dire che “La canzone dei vecchi amanti” è di Franco Battiato è come dire che “Generale” è di Vasco Rossi (invece è di Francesco De Gregori, lo dico per chi non lo sapesse).
Vecchia storia, lo so. Sapeste quante volte mi capita, ai concorsi, di sentire giovanotti supponenti e signorine presuntuose dire castronerie di queste dimensioni – “Meraviglioso” dei Negramaro e non di Domenico Modugno, “Mi sei scoppiato dentro il cuore” di Annalisa e non di Mina - , che dimostrano che non conoscono nemmeno i rudimenti della storia della musica italiana (e allora non si capisce perché vogliano fare i cantanti di mestiere).
Ma quelli che scrivono sui giornali (oddìo, sui giornali: su Internet, e capisco che non è precisamente la stessa cosa; ma anche sui giornali di stamattina scommetto che leggerò le stesse puttanate) dovrebbero almeno saperlo, e documentarsi se non lo sanno, che:
1 – “La canzone dei vecchi amanti” è una canzone di Jacques Brel (a voler proprio essere precisi, di Brel e Gérard Jouannest) intitolata “La chanson des vieux amants”, uscita nel 1967:


che in italiano è stata tradotta e cantata da Duilio Del Prete nel 1970; la si trova su un bellissimo doppio CD edito da Ala Bianca con tutte le versioni di Brel scritte e cantate da Duilio del Prete;


che un’altra versione, con un testo diverso, di Sergio Bardotti e MIki Del Prete, e con un titolo leggermente diverso, “La canzone degli amanti”, è stata cantata e incisa da Patty Pravo nel 1971 nell’album “Di vero in fondo”


e che la versione di Battiato, che non è nemmeno l’ultima in ordine di tempo (l’hanno incisa, fra gli altri, in italiano, Musica Nuda e Rossana Casale, e l’hanno cantata fra gli altri, Roberto Ferri e Chiara Buratti) ma che, come dicevo, è diventata la versione prevalente, è appunto uscita su “Fleurs” nel 1990.


Poi, insomma, se uno fa il giornalista e si occupa professionalmente di musica potrebbe anche sapere che “La canzone dei vecchi amanti” è stata incisa nel 1995 anche da Joe Sentieri in una versione in dialetto genovese intitolata “Maria”; ma non si arriva a pretenderlo.
Però si può pretendere che non la attribuisca tout court a Franco Battiato.

Ma lasciamo perdere i giornalisti e quelli che scrivono su internet, che mediamente, anche se scrivono di musica, non ne sanno abbastanza (o diciamo pure che non ne sanno un *****). Andiamo a vedere come è stata presentato il video della canzone sul sito di X Factor:


“Enrico Nigiotti canta La canzone dei vecchi amanti - Enrico Nigiotti ha una grande responsabilità stasera: cantare un pezzo così importante di Franco Battiato senza sbagliare”.
Questo ha scritto uno degli sciagurati che si occupano del sito internet di X Factor, che andrebbe licenziato stamattina, se a X Factor e a Sky importasse qualcosa di musica, e non solo di liti fra i giudici e di casi umani fra i concorrenti.
Ma anche questa, lo so, è una vecchia storia. Qualcuno ricorderà che lo scorso anno chiesi umilmente e gentilmente a Sky, non per piacer mio ma in nome e per conto della dignità della storia della canzone e degli autori di canzoni, di pubblicare in sovrimpressione i nomi degli autori delle canzoni proposte dai concorrenti.
Non ne cavai un ragno dal buco, così come non cavai un ragno dal buco nemmeno chiedendo la stessa cortesia ad “Amici”.
Almeno, quando facemmo notare a Paolo Bonolis che, in un programma intitolato “Music” e costruito sull’importanza delle canzoni, avrebbe potuto far scrivere in sovrimpressione i nomi degli autori delle canzoni, ebbe l’umiltà di prendersi la sua parte di colpa: “Avete perfettamente ragione, è stata una nostra mancanza”, ci disse in questa intervista.

Quest’anno mi sarei aspettato che un programma come “Celebration”, quello che va in onda con scarsi esiti di audience su Rai Uno il sabato sera, e che anch’esso è costruito sulle canzoni, pubblicasse in sovrimpressione i nomi degli autori; in fondo, mi dicevo, fra gli autori del programma c’è Ernesto Assante, che fa i giornalista musicale da tanto tempo, quasi quanto me, e si preoccuperà che questo avvenga. Indovinate? Invece no. Niente. Nothing. Nada.

Lo so che voi vi sarete stancati di sentirmi battere su questo tasto. E lo so anch’io, che questa battaglia dovrebbero essere altri a portarla avanti (per esempio quelli che sugli autori delle canzoni guadagnano, come gli editori musicali). Ma gli editori musicali, a parte qualche benemerita eccezione, non hanno mosso un dito per fare pressione sulle televisioni perché rispettino la dignità di chi le canzoni le scrive, e non solo quella di chi le canta.
Sicché, dovrei rassegnarmi a sentir dire e a leggere “‘La canzone dei vecchi amanti’ di Franco Battiato” senza che mi si rivoltasse lo stomaco, e senza mettermi a scrivere queste righe alle sette del mattino.
Ma che volete farci, quando uno è scemo è scemo.

Franco Zanetti