MUSICA




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Gaber inedito, anche conduttore Tg

C'è anche un Gaber inaspettato, che annuncia la classifica del Festival di Sanremo alla conduzione insieme a Piero Angela del telegiornale nel '68, nel ritratto inedito dell'artista realizzato da Rai Teche e presentato al Prix Italia di Milano. 'Gaber Gaber - Libero come un uomo' è una sintesi del percorso artistico del cantautore milanese, frutto del lavoro di ricerca negli archivi della tv pubblica, che sarà disponibile da lunedì su Rai Play e potrebbe andare in onda in futuro su Rai3. "E' un prodotto nato per il Prix Italia - racconta la direttrice di Rai Teche, Maria Pia Ammirati -. Volevamo realizzare un prodotto milanese e ci è venuto spontaneo pensare a Gaber, che è stato uno dei grandi protagonisti dell'intrattenimento televisivo degli anni '60". Il documentario inizia con un'intervista rilasciata a Gianni Minà nel 1983 nel programma 'Blitz', quando Gaber decise di tornare in uno studio televisivo dopo 14 anni di assenza. Attraverso le immagini delle sue apparizioni televisive, l'artista ripercorre la sua "doppia" carriera: la prima parte, in cui diviene presto un divo della tv (nonostante la sua natura di autore non commerciale) e poi la seconda, quando dal 1970 al 1983 scompare dai teleschermi e si dedica esclusivamente al "teatro canzone". "Abbiamo movimentato cassette e pellicole, materiali che sono conservati benissimo - sottolinea Ammirati -, c'è ad esempio una pellicola molto bella con bianchi e neri stupendi, che abbiamo deciso di utilizzare". Dal 'Musichiere' nel '59, quasi agli albori della televisione, a 'Senza Rete', da 'Canzonissima' a 'Studio Uno', la carriera televisiva di Gaber viene ricostruita passo dopo passo. "Vedremo ad esempio una bellissima e giovanissima Ombretta Colli nel programma 'Giochiamo agli anni '30' che Gaber decise di realizzare nel '68 appunto con la moglie - racconta ancora Ammirati -. C'è un estratto di un programma del '64 che si chiama 'Questo e quello', dove si scambiano punti di vista musicali con Ugo Gregoretti, mentre Luigi Tenco assiste tra il pubblico. Ritroviamo anche un Gaber ballerino. Ci sono davvero tante 'chicche' che solo nelle teche Rai si possono trovare". E ancora l'incontro Adriano Celentano, con Corrado, con Lelio Luttazzi in 'Ieri e oggi'. Nonostante dal 1970 Giorgio Gaber decise di intraprendere un percorso artistico diverso e lontano dal piccolo schermo, non ha mai rinnegato quel periodo di intensa popolarità televisiva. "La nostra è una attività di valorizzazione che passa anche attraverso la possibilità di raccontare un'altra versione dei fatti - sottolinea la direttrice di Rai Teche -. Il successo di Techetechetè dimostra che il bianco e nero non fa paura e che quella può essere una chiave per vedere la realtà in altri modi". Un lavoro che passa anche attraverso la digitalizzazione delle teche. "Stiamo svolgendo tutto il lavoro in casa - spiega Ammirati - e speriamo in quattro anni di avere digitalizzato quello che non solo è un asset straordinario della Rai, ma è anche un patrimonio di tutta la collettività".