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Morrissey fuori dal coro sull'attentato a Manchester: 'Facile per i politici dirci di non aver pau


L'ex leader degli Smith, come tanti altri suoi colleghi, ha scelto di affidare ai social network i suoi pensieri riguardo l'attentato terroristico che ieri sera, alla Manchester Arena, ha ucciso 22 spettatori - ferendone almeno altri 150 - al termine di un concerto di Ariana Grande. Alla retorica del "stay strong" che ha pervaso i messaggi lanciati dalle principali star d'oltremanica, Morrissey ha preferito - come di consueto - esporre senza filtri la sua opinione, che, accanto al cordoglio per le vittime della tragedia, allinea una buona dose di rabbia nei confronti della classe politica britannica:




"Theresa May [il primo ministro, ndr] dice che attacchi come questi 'non ci spezzeranno', ma la sua vita è all'interno di una bolla antiproiettile, ed evidentemente lei non dovrà identificare il cadavere di un bambino nell'obitorio di Manchester, oggi. Il suo 'non ci spezzeranno' significa 'non mi spezzerà', né lei né le sue politiche sull'immigrazione. I ragazzini di Manchester sono già stati spezzati - grazie comunque, Theresa.

Sadiq Khan [il sindaco musulmano di Londra, ndr] dice che 'Londra si unisce nel cordoglio a Manchester', ma non condanna lo stato islamico, che si è assunto la responsabilità dell'attentato. Nel frattempo, la Regina riceve delle lodi sperticate per le sue 'dure parole' contro l'attacco, ma - oggi - non ha cancellato un ricevimento nei giardini di Buckingham Palace, senza nemmeno essere criticata da un giornale.

Il sindaco di Manchester Andy Burnham ha detto che l'attacco è stata opera di un estremista. Estremo cosa? Un coniglio estremo?

Nella Gran Bretagna di oggi tutti sembrano terrorizzati da dire ufficialmente quello che tutti pensiamo in privato: i politici ci dicono di non aver paura, ma loro non sono mai le vittime. E' facile non avere paura quando si è protetti dalla linea di fuoco. E le persone, queste protezioni, non le hanno..."