MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Eurovision: perché Gabbani non ha vinto? (1 / 3)

Non ce l’abbiamo fatta neanche stavolta. Si entra Papa e si esce cardinali, si dice del conclave e così è stato per Francesco Gabbani e la sua “Occidentali’s karma”, favorita nelle settimane che hanno portato all’Eurovision Song Contest, e solo sesta nella classifica della finale, dopo il vincente Portogallo, ma anche dopo Bulgaria, Moldavia, Belgio e Svezia.

Perché abbiamo perso? Diversi fattori che si concatenano. Il blocco dell’est europeo, che tradizionalmente vota compatto, si è concentrato sulla Bulgaria (la Russia, come era noto, era assente). Le giurie hanno probabilmente votato contro il favorito, e si sono concentrate sul Portogallo, così come il televoto, che ha premiato una canzone, quella di Salvador Sobral, apparentemente fuori dalle regole della manifestazione: ”Amar pelos dois” è intima, minimale, praticamente priva di scenografia. “Music isn’t fireworks” ha commentato il vincitore: non è proprio così. La musica è anche, ma non solo, spettacolo.

Questa volta ci siamo presentati davvero bene: Gabbani ha fatto un bel passaggio, aveva il pieno supporto della RAI (nel pomeriggio il direttore di RaiUnio Andrea Fabiano aveva twittato entusiasticamente sulla possibilità di organizzare la manifestazione l'anno prossimo, in caso di vittoria).
La canzone spaccava anche in quel contesto, la scenografia ricalcava quella di Sanremo, con l’aggiunta di quattro coristi (tra cui Chanty, già in gara tra i giovani al Festival). Performance solo penalizzata da una brutta regia, imprecisa nel raccontare la canzone (e con un pessimo stacco su “Namasté alè” che ha mostrato la platea, perdendo la carica del momento) .


Meglio di Gabbani ha fatto Raphael Gualazzi, secondo nel 2001 e Il Volo, terzi nel 2015 (anche loro dati per stra-favoriti)

Re: Eurovision: perché Gabbani non ha vinto? (2 / 3)


Le altre canzoni

Come per tutti gli spettacoli televisivi, un conto è ascoltare le canzoni prima, un conto è vedere messe in scena in diretta TV. L’Eurovision fa un grande lavoro di preparazione, con un canale YouTube ricco di anteprime, anche dalle prove, quindi questo gap (evidentissimo a Sanremo, come vi raccontiamo ogni anno, tra ascolto in anteprima e visione in diretta) è più ridotto.

Come sempre, anche quest'anno le canzoni dell’Eurovision viaggiavano tra il trash consapevole, il kitsch inconsapevole, e qualche bella anomalia. La minimale esibizione e canzone di Salvador Sobral: "Amar pelos dois” è l’eccezione che conferma la regola.


Bella la canzone la messa in scena dell’Armenia (“Fly with me” di Artsvik), folk pop elettronico che non fa il verso a nient’altro. Non male il il folk pop dei bielorussi NAVI, "Story of my life”, che invece sono un po’ caricaturali nel loro modo di presentarsi. Ma soprattutto un po’ già sentiti, come molte delle cose viste/ascoltate stasera: l’austriaco Nathan Trent (“Running On Air”) era la copia di Ed Sheeran, per esempio.

Poi c’è il comparto “divertimento”: lo Yodel rumeno ti fa chiedere “ci sono o ci fanno?”, che è un modo meno accademico e più schietto di dire “kistch o trash?”, per non parlare del kitsch puro, come il cantante croato, che duetta con se stesso, cantando metà pop e metà opera, vestito metà in smoking e metà con giubbotto di pelle. Schizofrenia pura. L’Eurovision ci piace per questo, alla fine.


Re: Eurovision: perché Gabbani non ha vinto? (3 / 3)


Lo spettacolo

Lo stesso discorso vale per lo spettacolo: anche se noi Italiani non siamo abituati a vedere una macchina di questo genere: 12 minuti dall’inizio dello spettacolo al primo brano (a Sanremo ne passano come minimo 40). 26 canzoni che vengono passate in un’ora e 50 minuti, ognuna con un’idea di spettacolarizzazione. Uno dei motivi per cui Gabbani ha vinto a Sanremo è proprio quello: era l’unico ad avere un tipo di approccio “alla X Factor”, oltre ad una bella canzone pop.

Poi certo, questa sera abbiamo visto cose terribili, che neanche Tommassini ad X Factor (peccato non sia arrivato in finale Slavko e la sua treccia rotante…).

Da non trascurare, come sempre la seconda parte , quella con i voti che arrivano dalle varie nazioni: è da sempre un bel modo di spettacolarizzare la classifica.

Appuntamento all'anno prossimo: speravamo fosse in Italia, sarà in Portogallo, perché come sempre il paese vincitore ospita la manifestazione.