MUSICA




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I pronostici di Bing: con Francesco Gabbani l’Italia vincerà l’Eurovision 2017

di Andrea Bonetti

Negli ultimi anni i motori di ricerca web sono diventati sempre più “intelligenti”, riuscendo a rispondere a domande precise e ad offrire, sulla base di precise ricerche, una risposta immediata alle nostre domande.

Quando però si unisce l’utile al dilettevole, ecco che può nascere Bing Predictions: si tratta di una serie di algoritmi utili a generare una previsione del risultato di un qualsiasi evento. Per l’Eurovision Song Contest 2017, il risultato è netto: secondo Bing, sarà Francesco Gabbani a vincere il concorso per l’Italia!


La percentuale con cui – secondo il noto motore di ricerca – Francesco Gabbani potrà stringere tra le mani il microfono di cristallo simbolo della rassegna canora è attualmente pari al 19.8%, ma non è detto che nei prossimi giorni possa variare, in base alla risposta della stampa alle prove in corso a Kiev proprio in queste ore.

A circa tre punti percentuali di distanza, segue lo svedese Robin Bengtsson (17.1%), forte di una performance dal grande impatto visivo. Terzo gradino del podio per un altro dei favoriti alla vittoria, ossia Kristian Kostov per la Bulgaria, ma con una percentuale più bassa, pari al 9.9%.

I cugini francesi, rappresentati da Alma, si fermano al 7.4% e subito dietro c’è “Amar Pelos Dois” di Salvador Sobral per il Portogallo (7.1%). Poco più basse le possibilità di vittoria per la belga Blanche, pari al 7%.

Le previsioni aggiornate al 28 Aprile. Clicca qui per consultarle.
Ma come fa il motore di ricerca a elaborare questi dati? Semplice: la probabilità di vittoria è stabilita da una combinazione di diversi fattori, come la popolarità sul web, la frequenza di ricerca, posizioni rilevate, classifiche di vendita e di scommesse, insieme con tecniche di machine learning per i criteri più soggettivi. Tutti questi indicatori sono inseriti in un modello matematico di calcolo, in grado di combinare i dati e restituire un risultato attendibile e ragionevole.

Non c’è la pretesa della certezza ma, in passato, questi algoritmi hanno avuto spesso ragione nel predire i risultati di partite di calcio, i trionfatori di diversi talent show come X Factor e The Voice e di rassegne come i premi Oscar. E chissà che non colpiscano nel segno anche stavolta.