MUSICA




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Muore Rino Zurzolo, con Pino Daniele una delle anime del "neapolitan power"



Aveva 59 anni. A 13 aveva formato insieme al grande cantautore napoletano il primo gruppo. Dal quale è nato il "dream team" alla base della rinascita della musica napoletana dalla fine degli anni '70


Il contrabbasso di Rino Zurzolo non suona più. Il musicista, storico componente della band di Pino Daniele, è morto a 59 anni, travolto dal cancro contro il quale stava lottando da alcuni mesi e che lo ha mandato in coma pochi giorni fa. Ha continuato ad esibirsi fino a quando ne ha avuto le forze, poi si è arreso. In rete, già da qualche giorno si era diffuso l'allarme per le sue condizioni di salute e nelle ultime ore sono subito arrivati i messaggi di cordoglio.




Rino inizia un percorso di formazione classica, frequenta il conservatorio. Ma nella Napoli in ebollizione musicale degli anni '70 partecipa anche alla formazione dei primi gruppi. A soli 13 anni la prima formazione - i Batracomiomachia. Potrebbe sembrare una parodia dei classici appena scoperti sui banchi di scuola, ma i nomi dei partecipanti dicono tutt'altro: Avitabile, Rosario Jermano, Paolo Raffone e Pino Daniele, quasi un annuncio del futuro "neapolitan power" pronto a irrompere nella musica italiana.

La conferma viene poco dopo: il 1977 è l'anno dell'esordio di Pino Daniele con Terra mia e Zurzolo è uno dei punti fermi della formazione. Che poi si ripete con Nero a metà, fino alla consacrazione del "dream team" Daniele, Zurzolo, Senese, De Piscopo, Esposito e Amoruso. C'era anche lui nella storica serata del 19 settembre del 1981, quando in duecentomila accorsero a Piazza del Plebiscito a Napoli per ascoltare Pino Daniele e la sua band, una delle migliori formazioni italiane di sempre.

Zurzolo ha continuato a lavorare con Pino Daniele partecipando a dischi di successo come Vai mo', Musicante, Ferryboat e, più tardi, Medina. Unanimemente considerato uno dei migliori contrabbassisti in circolazione, Zurzolo aveva accumulato esperienze artistiche in Italia e all'estero: l'elenco delle sue collaborazioni comprende Giorgio Gaber, Mia Martini, Giorgia, oltre a quelle con giganti del jazz come Don Cherry, Chet Baker, Billy Cobham, Bon Berg e tanti altri.

Nel 1990 aveva pubblicato il suo primo solista, Fuorlovado, cui era seguito quattro anni dopo Rua catalana. Nel 1998 aveva inciso Alchimusa, mentre nel 2003 aveva pubblicato WunderKammer, un progetto a cavallo fra musica da camera e jazz.

Oggi, il mondo della musica è in lutto per lui.