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Addio ad Alessandro Alessandroni, il 'fischio' western più famoso del mondo


Il compositore, direttore d'orchestra e arrangiatore Alessandro Alessandroni è morto a Roma. Aveva da poco compiuto 92 anni. Celebre il suo 'fischio' che ha reso grandi numerose colonne sonore del filone spaghetti western. 'Per un pugno di dollari' è la sua 'fischiata' più iconica


"È molto semplice. Mi telefonò Ennio Morricone e mi disse: 'Sandro, vieni giù un momento, in sala, che c'è da fare una fischiatina'. Beh, era davvero una fischiatina, nulla di più, ma pensa a cosa è successo dopo... Quando abbiamo visto il film, devo ammettere che nessuno pensava che avrebbe fatto una lira". E invece. Invece quella 'fischiatina' cambiò davvero tutto. Alessandro Alessandroni, il Maestro - è doveroso chiamarlo così - racconta l'incipit del brano più famoso della sua carriera e più iconico del cinema western, quel Per un pugno di dollari, composta da Morricone, che rese il film di Sergio Leone - e praticamente tutti i film western migliori - ancora più grande.
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Il compositore, direttore d'orchestra e arrangiatore Alessandro Alessandroni è morto a Roma, la città che il 18 marzo 1925 gli ha dato i natali, il 26 marzo. Aveva da poco compiuto 92 anni. L'annuncio è arrivato sulla pagina ufficiale di Facebook del compositore: "È con grande dolore che vi comunico la scomparsa ieri del maestro Alessandro Alessandroni nato a Roma il 18 marzo 1925, compositore, multi strumentalista, arrangiatore e direttore di coro. Si svolgerà una cerimonia commemorativa a casa in Namibia con musica e musicisti diretti dal figlio Alex Jr. Alessandroni".

Alessandroni si avvicina alla musica quando è ancora ragazzino. All'epoca vive nel paese della madre, in provincia di Viterbo. Ha 11 anni e ascolta insistentemente, ogni volta che può, musica classica. Comincia a suonare la chitarra da autodidatta facendosi aiutare da un amico. Il luogo è di quelli particolari. Raccontava, in un'intervista rilasciata al blog Planet Hexacord: "Ho iniziato nel negozio del barbiere, perché nei piccoli paesi è un punto di riferimento: lì c'erano gli strumenti, la chitarra, il mandolino. Lavoravano poco, ma suonavano molto...". Mentre sta frequentando l'ultimo anno di liceo forma il suo primo complesso, con il quale gira per locali e balere. Veloce ad apprendere, nel giro di poco tempo diventa abile in più strumenti, che alterna durante le sue esibizioni: da adolescente è già in grado di suonare la chitarra, il pianoforte, la fisarmonica, il sax, il flauto, il mandolino e il sitar, uno dei primi italiani a cimentarsi in questo complesso strumento a corde. Ottenuto il diploma al Conservatorio di Roma, troverà un impiego nella casa di produzione cinematografica Fonolux: qui incontra il grande Nino Rota, più anziano di lui di 14 anni, che lo vuole nella sua orchestra. Poi, arrivò il fischio. Fu quasi per caso. Alessandroni, a un certo punto, si offre volontario quando Rota ha bisogno di un motivo fischiato. Fischiare diventa il suo nuovo strumento con cui giocare e uno dei momenti caratterizzanti delle colonne sonore western all'italiana. Musica a tutti gli effetti: "Le mie parti fischiate sono sul pentagramma", spiegava Alessandroni, "e guai a perdere l'intonazione, a sbagliare". Lo pensava anche Federico Fellini, autore del suo soprannonme: per lui Alessandroni era semplicemente "Il Fischio".

Nel 1962 fonda l'ottetto I Cantori Moderni, una formazione che prede il posto del suo precedente gruppo, i Quartetto Caravels. Con loro - la band è formata dal soprano Edda Dell'Orso, Augusto Giardino, Franco Cosacchi, Nino Dei, Enzo Gioieni, Gianna Spagnuolo e, non ultima, la moglie di Alessandroni Giulia De Mutiis.
FotoAddio ad Alessandro Alessandroni, il 'fischio' western più famoso del mondo
A Roma con Ennio Morricone in uno scatto del 26 settembre 2015.

La collaborazione più importante e longeva di Alessandroni rimane a oggi quella con Ennio Morricone: oltre al celebre il fischio di Per un pugno di dollari lavorerà anche a Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo. Alessandroni viene chiamato da tutti i più importanti compositori italiani dell'epoca, negli anni Sessanta, come ad esempio Piero Umiliani, per il quale canterà insieme alla moglie Giulia nel fantastico motivo Mah-nà mah-nà, estratto dalla colonna sonora di Svezia, inferno e paradiso di Luigi Scattini (1968) e con i, maestro Armando Trovajoli. Con l'arrivo degli anni Settanta, per la ARC della RCA, etichetta dedicata alla canzone italiana più 'giovane', tra beat e 'mondo exotico', pubblica un disco-raccolta di dodici canzoni in gara all'edizione del 1969 di Canzonissima. Sono registrate, naturalmente, in versione strumentale e il lavoro all'organo Hammond solista è accreditato a Ron Alexander, suo pseudonimo.

Il nome di Alessandroni era diventato di culto in modo trasversale, aveva attraversato generazioni e stili musicali, aveva conquistato soprattutto gli appassionati di library music. Tra gli ultimi a volerlo in un loro disco i Baustelle, gruppo di Montepulciano, che lo hanno scelto per uno dei loro album più belli. "Alessandro Alessandroni è l'ospite più anziano", spiegava Francesco Bianconi, il cantante, "uno splendido ottantaquattrenne a cui abbiamo fatto suonare il sitar, la fisarmonica, la chitarra acustica e lo abbiamo fatto fischiare". Il titolo del brano, non a caso, era Spaghetti Western. L'album, Amen.