MUSICA




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MUSICA
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Rossana Casale racconta il progetto "Round Christmas"


Mercoledi 21 dicembre al Blue Note di Milano Rossana Casale presenta il suo progetto "Round Christmas", dedicato alle storie raccontate "attorno" al Natale dai grandi autori della musica mondiale del 900. Musiche e canzoni di culture distinte, unite sotto una stessa anima che è quella del blues e del jazz. Il sacro e il profano: "Silent Night" e "Chocolate Jesus" (Tom Waits), "A cradle in Bethlehem" e "Invocasao ("Deus do sim deuses", Maria Bethania). I racconti crudi e poetici di Brassens di "Le Père Noël Et La Petite Fille" o della Piaf con la sua toccante "Le Noel de la rue", contrapposti al gioco del brano del 1946 "All I want for Christmas is my two front teeth" (DY Gardner) o "Zat You Santa Claus", ai tempi interpretata dal grande Luis Armstrong.

La cantante e autrice è gradita ospite questa settimana a "Jazz Meeting". "Il pensiero per dare vita al progetto", dice Rossana Casale, "mi è venuto dopo i fatti del Bataclan e gli attacchi a Parigi, quando ho visto quanto accadeva nel mondo, ho immaginato che il Natale non ci sarebbe dovuto essere, per una persone che ha perso in circostanze così tragiche un amico o una persona cara. Mi sono messa al ricerca su internet di brani che potessero parlare di pensiero e di profondità ma anche di gioco, un lavoro intenso quindi".

Nel progetto troviamo grandi autori...
Attingendo alle mie conoscenze ed al mio bagaglio musicale, è scaturita una scaletta che amo molto: da Brassens a Edith Piaf a Henry Salvador, tutti autori che scrivono in maniera intelligente, poi il jazz ha fatto il resto, questo genere musicale diventa un mezzo per scavare nelle anime dei musicisti che, attraverso gli strumenti, raccontano il loro pensiero su quel tema.

Un progetto che ha avuto un'accurata preparazione...
L'esigenza di far nascere il disco è nata spontaneamente, abbiamo registrato tutto il materiale in due giorni ed è stato per me emozionante lavorare con musicisti così preparati ed aperti ad un repertorio eterogeneo. Al mio gruppo formato da Emiliano Begni pianoforte, Ermanno Dodaro contrabbasso, Francesco Consaga sax soprano e flauto, si è poi aggiunto Gino Cardamone con la chitarra e il banjo, strumento a corda della tradizione musicale americana, che ha dato un tocco più blues. Abbiamo mixato in una settimana tutto il materiale che avevamo realizzato. Successivamente la casa discografica Egea ha dimostrato grande interesse per il progetto che non pensavamo potesse tradursi in un disco: spesso la musica ti apre delle porte inaspettate.

C'è un rapporto tra la musica e il Natale?
Il Natale deve essere, a mio parere, un tempo dove poter gioire ma dove è anche d'obbligo accendere il pensiero ed essere presenti al racconto dell'uomo in tutte le sue sfaccettature; la musica è l'unica cosa che ti dà la possibilità di farlo contemporaneamente.