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Mina e Celentano tra amore, ironia e la voglia di "giocare a fare i cantanti" - di TgCom24


Mina e Celentano tra amore, ironia e la voglia di "giocare a fare i cantanti"
Giocano anche sui numeri Mina e Celentano, che per il loro album-evento, vent'anni dopo, scelgono l'11-11 (novembre) per lanciare le 11 canzoni (più una sorpresa finale) de "Le Migliori". Tgcom24 ha ascoltato in anteprima i brani, che spaziano dal pop al melodico, e che come amano ripetere Claudia Mori e Massimiliano Pani li fanno "incontrare" in un terreno che li accomuna, seppure diversissimi tra loro, ovvero la musica e la voglia, appunto, di "giocare a fare i cantanti".

Il titolo, "Le Migliori", nasce da un pensiero del Molleggiato, che sul suo blog, facendo gli auguri di compleanno all'amica Mazzini, aveva scritto "comunque restiamo sempre le migliori". Al femminile. Ispirando così la copertina, con "2 Mine" e "2 Celentani", visdstite appunto da donna, e in una ipotetica sfilata in strada. Alla loro maniera, loro che le mode e tenedenze le hanno sempre anticipate con i look più stravaganti.

Le canzoni, quasi tutte d'amore, spesso si concludono con frasi parlate, dialoghi graffianti tra i due amici che sanciscono quel feeling che dura ormai da tantissimi anni. Oltre al primo singolo lanciato ad ottobre "Amami Amami", ecco duetti che parlano di storie in bilico, telefono che tace, amanti che si rincorrono: da "E' l'amore" a "Se mi ami davvero" (con il ritmo di Mondo Marcio), da "Ti lascio amore" (scritta tra gli altri da Toto Cutugno) fino "A un passo da te", e poi "Non mi ami", "Ma che ci faccio qui", "Sono le tre", "Come un diamante nascosto nella neve".

Con la solita ironia e anche un po' di nostalgia, si approda all'attualità con "Il bambino col fucile", il brano interpretato solo da Celentano e scritto da Francesco Gabbani, vincitore nella categoria giovani dell'ultimo Sanremo. E "Quando la smetterò", la canzone che Mina canta da sola, una dichiarazione d'amore in cui la più grande interprete della musica italiana lascia libero sfogo alla voce accompagnata dal pianoforte di Danilo Rea. Il colpo di coda arriva con un brano dal titolo impronunciabile, "Prisencolinensinainciusol": l'unica cover, con lo slang inventato da Adriano che riesce a far rappare anche Mina.

"Non sarebbe ora di fare un altro disco insieme?", è quello che si sono detti un giorno al telefono racconta la Mori. Loro che sono "legati indissolubilmente" da una storia così diversa ma uguale". "E' nato tutto con spontaneità, con la voglia di due amici di ritrovarsi con gioia per cantare", prosegue la moglie di Adriano. "Sono pezzi diversi tra di loro - le fa eco Pani - selezionati su materiale infinito, hanno scelto le cose più adatte al mondo che li accomuna".

Si sono incontrati a Lugano, Mina e Celentano. E poi si sono sentiti al telefono tutti i giorni. Hanno riso e parlato alla loro maniera, tanto che non sapendo di essere spiati, alcuni contenuti delle loro conversazioni "irregolari" sono state registrati e riprodotti in un cd che fa parte del cofanetto deluxe assieme a 4 cartoline e un poster. Conversazioni da macchinetta del caffè. Ma alla Mina e Celentano.