MUSICA




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Addio a Bobby Vee, il cantante americano che ebbe un ruolo fondamentale nella carriera di Bob Dylan


Il cantante statunitense, venuto alla ribalta nei primissimi anni '60 grazie a singoli di successo come "Rubber ball", "Take good care for my baby", "The night has a thousand eyes" e "Charms", si è spento quest'oggi (lunedì 24 ottobre) all'età di 73 anni. Nel corso della sua quarantennale carriera, tra il 1969 e il 2011 (anno in cui annunciò il ritiro dalle scene, facendo sapere di essere affetto dal morbo di Alzheimer), Bobby Vee ha consegnato al mercato venticinque dischi.



Bobby Vee - vero nome Robert Thomas Velline - ha avuto un ruolo determinante nella carriera di Bob Dylan: alla fine degli anni '50, il cantante era alla ricerca di un pianista e si imbatté in un giovane talento di nome Elston Gunn. In realtà, si trattava di un nome d'arte dietro al quale si nascondeva il nome di Robert Zimmerman, quello che poi diventerà noto ai più come Bob Dylan. Elston Gunn (o se preferite Bob Dylan...) suonò il piano per Vee solo per una manciata di date, ma ha sempre mostrato la sua gratitudine nei confronti del collega: nel 2013, durante un concerto a St. Paul, in Minnesota, lo ha definito "la persona più bella con la quale io abbia mai condiviso il palco".

Anche i Beatles, in qualche modo, erano debitori nei confronti del cantante americano: nel 1962, durante le sessions alla Decca, Paul, John e compagni coverizzarono "Take good care of my baby" (scritta da Carole King e Geffry Goffin e portata al successo proprio da Bobby Vee nel 1961).