MUSICA




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Elio, la classica è più interessante del pop


Elio torna alla classica con 'Pierino e il lupo a Hollywood', in uscita oggi per Deutsche Grammophon. Il disco, versione italiana di un progetto che in America ha la voce di Alice Cooper, contiene il capolavoro di Sergej Prokofiev anticipato anche da un originale prequel realizzato con la casa di produzione americana 'Giants Are Small': nel visionario prequel Pierino, trasferitosi a Los Angeles, dà la caccia al lupo e costruisce un robot sopra note tardoromantiche di Wagner, Mussorgsky, Mahler, Schumann o Puccini, alternati allo stesso Prokofiev.
Sulla musica eseguita dall'Orchestra nazionale giovanile tedesca diretta da Alexander Shelley, Elio interpreta tutti i personaggi di questa fiaba rivisitata: "Non sono un attore, ma ho avuto l'assistenza di tutti qui e dall'America". Per l'artista dietro il disco c'è anche una missione: "Da anni nel mio piccolo in teatro porto e invento cose con lo stesso obiettivo di questo disco, avvicinare alla classica non solo i bimbi ma tutto il pubblico che non è interessato, perché penso che sia un mondo molto più interessante del pop dal punto di vista della composizione, dei temi trattati, della qualità degli esecutori e degli interpreti, solo che non viene porto nel modo giusto".
Una missione che passa proprio dal rendere appetibile il classico: "Ho bene in mente le prime volte che mi hanno portato a teatro per assistere ai concerti, quanto mi annoiavo: spero che questo disco inviti a fare operazioni analoghe, perché è tutta una questione di forma. Anche il fatto che i cantanti lirici nelle opere non siano immediatamente comprensibili è un ostacolo, e forse è per questo che tante persone vanno a vedere i musical, che sono qualitativamente inferiori". Dalla sua Elio può vantare da una parte il diploma in flauto traverso al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano ("Ma non lo suonerei in un disco di classica, sono fuori allenamento") e dall'altra una formazione idiosincratica e irregolare che lo porta ad autodefinirsi "ignorante": "Quando andavo a scuola ci fu un incontro con Karlheinz Stockhausen e volevo vedere cosa faceva questo di cui parlavano tutti, e quando sono uscito ero infuriato, avevo l'impressione di aver assistito a una truffa: un tema anonimo veniva trasformato attraverso operazioni matematiche, inascoltabile!".
Il coinvolgimento attivo del cantante con la musica classica e contemporanea in ogni caso è ventennale, dall'interpretazione di Mackie in un'Opera da tre soldi dell'Accademia di Santa Cecilia andata in scena nel 2000 fino alle collaborazioni con Luca Lombardi, fra cui 'Il re nudo' nel 2009. E dopo 'Pierino' Elio si dice pronto a continuare su questa strada: "Il progetto di Berio per l'Opera mi piacque perché si concentrava sulla musica di Weill prima che su Brecht: siamo abituati a sentire quelle canzoni cantate da attori che non eseguono tutte le note, ma è una musica che trovo interessante e che tratta temi attualissimi. Deutsche Grammophon mi ha chiesto di rifarlo, e con una cantante all'altezza accanto mi piacerebbe molto".