MUSICA




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Paul McCartney, presto un nuovo album di inediti?


L'ultimo album in studio di Paul McCartney, "New", risale a ormai tre anni fa. Per l'ex Beatle, che lo scorso giugno ha pubblicato la raccolta "Pure McCartney" e che è attualmente impegnato con il suo "One on one tour", sta per avvicinarsi il momento di consegnare al mercato un nuovo album di inediti. Macca ha svelato in un'intervista concessa a Rolling Stone di avere un sacco di idee per le nuove canzoni e ha provato a tracciare anche il profilo di come potrebbe essere il suo prossimo lavoro:

"Ho un sacco di idee. [...] La musica è come uno psichiatra - ha detto il cantautore - tu puoi dire alla tua chitarra cose che non dici alle persone. E lei vi risponderà nel modo in cui non risponde la gente. Se succede qualcosa di brutto, tu non vuoi reprimerlo e così lo scarichi su te stesso, con una chitarra. Ho un paio di canzoni, sul mio prossimo album, che sono un po' [fa uno sguardo scioccato]".
Per ora, McCartney non pensa ad una data d'uscita e si dichiara consapevole del fatto che, con l'avvento dello streaming e del digitale, i dischi non vendono più come una volta:

"Pubblicherò il mio prossimo album ma non mi curerò di quanto riuscirò a vendere. Lo pubblicherò perché ci sono canzoni che mi piacciono e farò del mio meglio. Il panorama è cambiato, ma la cosa non mi tange".
Quest'anno è caduto il cinquantesimo anniversario dall'ultimo tour dei Beatles, che si concluse con il concerto a Candlestick Park, San Francisco, nell'agosto del 1966. L'intervista con Rolling Stone, dunque, è per Paul McCartney anche l'occasione giusta per spendere qualche parola sul quartetto di Liverpool. Parlando del suo rapporto con John Lennon, il cantautore ha detto:

"Eravamo ragazzi che stavano crescendo insieme, nello stesso ambiente e con le stesse influenze. Stavamo scrivendo le prime innocenti canzoni insieme".
Paul ha poi raccontato di un incontro con John avvenuto qualche anno dopo lo scioglimento dei Beatles:

"Mi ha abbracciato ed è stato fantastico perché solitamente non lo facevamo. Mi ha detto: 'Che bella sensazione'. L'ho sempre ricordato: 'Che bella sensazione'".
Su Yoko Ono, invece:

"Non eravamo sessisti, ma le ragazze non venivano in studio. Quando John si è messo con Yoko, lei non rimaneva nella sala di controllo, ma era proprio in mezzo a noi. Molte band non avrebbero gestito bene la cosa, ma noi sì, anche se non così bene, perché eravamo molto tesi".
Oggi, tra i due, c'è meno tensione:

"Siamo come compagni. Mi sono reso conto che la resistenza era qualcosa da dover superare".
Nel futuro di Paul McCartney potrebbe esserci un tour congiunto con Ringo Starr, l'altro ex Beatle ancora vivo?

"Credo che nessuno abbia mai ragionato sul perché farlo e sul perché, invece, non farlo. È che le nostre strade viaggiano in parallelo, con incroci e deviazioni".