MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Mika accende la notte di piazza Unità a Trieste

Mika, solo grandi successi. La star anglo libanese fa sognare in un concerto organizzato da Zenit Srl e Barley Arts in collaborazione con Regione, Comune e PromoTurismoFvg. Alle 22 il professor Mika, coach dell’edizione francese di “The Voice”, inizia la sua lezione su come sfornare hit da oltre 10 milioni di copie e dischi d’oro e platino in 32 paesi.
Ad applaudirlo per quasi due ore, in 6mila, molti da fuori regione e da Austria, Slovenia e Croazia. Per il suo live, si cambia elettrodomestico e dalla tv, che lo ha reso (ancora) più famoso grazie a X-Factor, si passa al mixer.

Dentro al quale, se versati in parti uguali talento, simpatia e il proverbiale falsetto, marchio di fabbrica dell’ex giudice, producono grandi successi come “No Place in Heaven”, “Big Girl” e “Talk About You”, che snocciola in apertura, uno dopo l’altro, come fosse un best dal vivo.
Tutto da cantare e ballare, sopra (e ancor di più sotto) il palco. Striscioni e dichiarazioni d’amore si sprecano. E le giovanissime fan - suo pubblico prevalente -, molte in attesa fin dal mattino anche se i cancelli aprivano alle 19, sono già in estasi. “Grace Kelly” è salutata da un boato. Seguono in scaletta “Good Guys”, poi “Staring At The Sun” e “Lollipop”. Prima del gran finale in cui è solito proporre “Last Party” e “Love Today”.

È un ritorno alla fanciullezza, ai sogni, alla spensieratezza. Mika spalanca al pubblico le porte del suo mondo paradisiaco entrando, elegante ma informale, da una porta a vetri tempestata di figure animali. Il cancello con la scritta Heaven della scenografia fa tanto parco giochi e richiama il titolo del suo ultimo album, “No Place in Heaven”.
Ma per un po’, una sbirciatina ce la lascia dare. E si scopre che la sofisticata scenografia firmata Studio Job è solo in apparenza un cartoon e cela richiami a pericoli incombenti. Nel suo personale luna park non ci sono pop corn, ma c’è tanto, ottimo e scoppiettante pop.

La M di Mika appare dappertutto, sul piano e sulla gigantesca sedia che campeggia in scena. Personaggio a tutto tondo, cantante, ma anche intrattenitore, rapisce e alterna canto a ballo e gag, inframezzandoli con momenti di riflessione. Si cambia brano e abito, ma la sostanza non cambia.
L’universo musicale di Mika è policromo e lussureggiante, l’immagine patinata, gli abiti fantasiosi e coloratissimi, come le sgargianti giacche ormai leggendarie. E così la musica, dolce e spumeggiante come un soft drink che i fan non smetterebbero mai di sorseggiare.
“Relax”? Macché: si arrampica, balla, siede al piano per alcuni spazi più intimisti. Nei suoi concerti, Mika non si risparmia. Intona “Happy Ending”, ma non è finita. C’è ancora da raggiungere la “Promise Land,” sotto una pioggia di “Startdust”, rigorosamente “Golden”. Come tutto ciò che re Mida-Mika tocca.