MUSICA




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E’ il Santana day, a Cividale arriva il colosso del latin rock

È il giorno del divo, del debutto eccellente - con piccolo anticipo sulla data d’avvio del festival, sabato - di Mittelfest 2016, edizione numero 25.
Carlos Santana, colosso della musica contemporanea, 100 milioni di dischi venduti nel corso di una carriera sfavillante e 10 Grammy Award in carnet, “infiammerà” oggi, mercoledì 13 luglio, il parco della Lesa, alle porte di Cividale, location dall’ormai consolidata vocazione concertistica.
Nel prato che già ha accolto Ligabue e (lo scorso anno) Elisa&friends tutto è pronto, dopo una settimana di intensi preparativi: non resta che aspettare le ore x, a questo punto, le 17 (apertura delle biglietterie allestite in loco), le 18.30, momento in cui si spalancheranno gli accessi all’area di spettacolo, e naturalmente le 21, orario di inizio dello show, il primo dei tre live previsti in Italia e l’unico nel Nord-Est.
Le tappe nostrane del planetario Luminosity Tour 2016 cominciano nella città ducale, dunque - si proseguirà, poi, con Roma e Milano -, sotto l’egida di Mittelfest, appunto, di Zenit srl, Regione, Comune e Promoturismo Fvg Music&Live.
L’attesa è palpitante, superfluo dirlo, la macchina logistica in pieno fervore: è previsto l’arrivo di migliaia di persone, oltre che dalla regione e da quelle contermini da Austria, Slovenia e Croazia, e il piano di battaglia sul fronte dell’accoglienza e della viabilità è stato dunque studiato con cura.
Via Carraria, la strada da cui si accede al parco della Lesa, sarà blindata al traffico già dal mattino, dalle 11, e rimarrà off limits fino a performance conclusa, intorno alla mezzanotte; non sono previsti altri blocchi.
L’esibizione del chitarrista e compositore latino inizierà, si diceva, alle 21, immergendo il pubblico nelle sonorità di un maestro indiscusso e prolifico.
Recente (la data porta all’aprile scorso) l’uscita del suo ultimo album, “Santana IV”, coronamento di una felice trilogia interrottasi una valanga di anni fa: e riecco, cosí, la leggenda Carlos (chitarra e voce) insieme a Gregg Rolie (tastiere e voce principale), Neal Schon (chitarra e voce), Michael Carabello (percussioni) e Michael Shrieve (batteria).
Sedici brani inediti, scritti e prodotti dalla band con lo stesso piglio dei tempi che furono, prodighi, come noto, di successi. Perché Carlos Santana, si sa, di trionfi ne ha collezionati a iosa, sia con il gruppo che ha preso il suo nome, sia da solista.
Negli anni Settanta iniziò a farsi conoscere alle platee internazionali grazie a un mix stilistico che univa salsa, rock classico, blues e fusion.
Con la raccolta “Abraxas” (1970), considerata da parecchi il suo capolavoro, scalò le classifiche in numerosi Paesi, vendendo oltre 4 milioni di dischi.
Il magazine Rolling Stone lo ha inserito nell’elenco dei 500 album piú importanti di sempre, alla posizione 205 posizione.
Analogo boom arrivò con “Supernatural”, uscito nel 1999 e ammiccante alle nuove generazioni, che Santana, con il proprio inimitabile stile e con brani presto divenuti super hit (uno per tutti, Corazon Espinado), riuscí a conquistare; 27, nel caso, i milioni di copie venduti, a sancire un record: l’album latino piú comprato della storia.
Furono proprio questo disco e la successiva collaborazione con Michael Jackson, nel singolo “Smooth”, a fruttare a Carlos, nel 2000, ben 8 dei 10 Grammy Award totalizzati durante la sua parabola professionale.
Oggi dunque, per il maestro - inserito nella Grammy Hall of Fame, nel Guinness dei Primati, nella Hollywood Walk of Fame, nella Latin Grammy Award Hall of Fame e nella Rock and Roll Hall of Fame -, l’abbraccio di Cividale.