Ha cantato per quasi due ore per i detenuti del carcere di Poggioreale, a Napoli. Gianni Morandi è salito sul palco, o meglio, sull'altare della chiesa del carcere e ha intonato, uno dopo l'altro tutti i suoi successi: "Un mondo d'amore", "Fatti mandare dalla mamma", "C'era un ragazzo". Rende omaggio a Lucio Dalla e canta "Una casa in riva al mare" e "Caruso" e su richiesta intona "Napule è" e "Quando" di Pino Daniele, prima di passare in rassegna i classici della canzone napoletana. Dal palco anche un omaggio a Nino Rota e alle musiche composte per il film "Il padrino".

Un evento organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio al quale hanno potuto assistere duecento detenuti alla presenza del ministro per la Giustizia, Andrea Orlando. Morandi ha invitato sul palco i detenuti, ha chiesto loro quali canzoni preferivano ascoltare ed ha eseguito i brani accompagnati dalla sua chitarra. Vincenzo 21 anni ha chiesto "In ginocchio da te", da dedicare alla moglie. "Ti ha perdonato tua moglie?", gli ha chiesto il cantante.

"Adesso sì, prima no - ha risposto Vincenzo - ma ho imparato e quando esco da qui, basta, cambio strada".

"Ho cercato di trasmettere messaggi positivi - ha spiegato Morandi al termine del concerto - le persone che sono qui e che hanno davanti ancora anni di detenzione hanno bisogno di messaggi positivi".