MUSICA




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La tragica morte di Black, celebre per “Wonderful Life”


Il suo nome era Colin Vearncombe, ma si faceva chiamare Black: tutti lo ricordano per una sola canzone, «Wonderful Life», che a metà degli Anni Ottanta fu un grande successo in Gran Bretagna, Italia, Svizzera, Germania, Francia, Austria, Olanda, e molti anche per il video che l’accompagnava, girato in bianco e nero nei pressi di Liverpool, la sua città natale. È morto a 53 anni, per le conseguenze di un incidente stradale avvenuto a Cork, in Irlanda, dove viveva da qualche anno.

Black aveva cominciato presto a scrivere e registrare canzoni, ispirato - come molti altri - dalla visione di Elvis Presley, nel suo caso nel film «Jailhouse Rock». «Wonderful Life» l’aveva scritta e pubblicata con una piccola casa discografica di Liverpool a 23 anni: le copie vendute furono pochissime, ma sufficienti per fargli avere un contratto con la A&M, in quegli anni sinonimo di pop di qualità. Nel 1987 la malinconica e a suo modo geniale «Wonderful Life» (che nella musica e nei toni contraddiceva l’entusiasmo di titolo e testo), leggermente riarrangiata, divenne una presenza fissa su radio e tv musicali di tutta Europa.



Colin/Black ha vissuto per un paio d’anni la vita della popstar, e non gli è piaciuta: «Poi a ogni canzone che scrivevo - raccontò più tardi - c’era qualcuno che diceva: eh, però non è “Wonderful Life”. Il successo era del tutto diverso da come l’avevo immaginato. Nell’ambiente della musica non c’era praticamente nessuno che suscitasse in me rispetto o ammirazione. Forse non andavo nei locali giusti, ma non sono mai stato bravo a creare rapporti. Sono stati due anni di delusioni».

Black - “Wonderful Life”