MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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Morto Kurt Masur, direttore orchestra


Kurt Masur, uno dei grandi direttori d'orchestra del Ventesimo secolo, protagonista in musica della riunificazione tedesca del 1990 e che poi dal podio ha ridato energia alla Filarmonica di New York, e' morto a 88 anni a Greenwich, Connecticut. Lo ha annunciato "con estrema tristezza" il presidente dell'orchestra newyorchese Matthew VanBesien. Masur ha diretto la Filarmonica dal 1991 al 2002: aveva ereditato la bacchetta da Pierre Boulez e Zubin Metha in un periodo di cui l'orchestra era considerata di prima classe, solo nel nome, dopo l'epoca d'oro negli anni Sessanta in cui Leonard Berstein era stato direttore. La scelta di Masur rispetto ad altri grandi "bacchette" attivamente corteggiate all'epoca - tra questi Sir Colin Davis e Claudio Abbado - all'inizio era sembrata strana al sofisticato pubblico di New York. Uno specialista di musica di romantica e di compositori dell'Europa centrale - Beethoven, Brahms, Mendelssohn, Mahler e Bruckner - Masur si era costruito una carriera rispettabile, ma non scintillante navigando la repressione politica e culturale dell'Europa dell'Est prima della caduta del Muro di Berlino.

Per 26 anni alla guida della Leipzig Gewandhaus Orchestra di Lipsia, Masur credeva nella potenza della musica e nel suo ruolo morale capace di riconciliare il mondo. Nell'autunno 1989, quando il comunismo in Europa dell'Est comincio' proprio a Lipsia a dar segni di crisi, usò la sua singolare fama per impedire un bagno di sangue convocando musicisti, dimostranti e autorità alla Gewandhaus e mandando in giro messaggi registrati all'insegna della non violenza. L'impegno di Masur impedì una nuova Piazza Tiennmen nelle strade di Lipsia: i leader della Germania dell'Est post comunista ma pre-riunificazione pensarono a lui come un presidente.

Ma a quel punto era arrivata l'offerta della Filarmonica. Prima di partire, il 3 ottobre 1990 Masur diresse una memorabile Nona di Beethoven per celebrare la riunificazione tedesca. La stessa forza salvifica e unificante delle note fu da lui messa in opera dopo le stragi dell'11 settembre 2001 a New York. Il 20 settembre, in un memorial trasmesso in tv in tutto il paese, Masur rese omaggio alle vittime dell'11 settembre con una commovente performance del Requiem Tedesco di Brahms.