MUSICA




​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​



​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
​​​​​​​

​​​



MUSICA
Start a New Topic 
Author
Comment
C'è un'unica soluzione: chiudere questo Sanremo


L'unica soluzione, a questo punto, sarebbe chiuderlo. Basta: per sempre, definitivamente. Gettare l'abitudine, quando gennaio è andato e febbraio pure sta salutando, di correre con gli occhi e il pensiero a Sanremo, e immaginare nuove forma di vita artistica. Questo veniva e viene da scrivere, dopo che domenica pomeriggio Carlo Conti ha illustrato a "L'Arena" di Massimo Pio Giletti quali saranno i cantanti in gara. Perché non è stato l'avvio di un'operazione allegra che cerca di sposare passato e presente, abbastanza alto e abbastanza basso, concessioni al banale e lampi invece di imprevedibile. No. È stata la fotografia brutale di quella che oggi è la televisione pubblica: un'enorme e commovente macchina che ha perso la strada e non sa più ritrovarla. Anzi, mentre viaggia alla ricerca di un tragitto credibile, sbanda in balia di una mancanza tragicomica di personalità e coraggio.

Basti pensare alla selezione annunciata degli artisti sanremesi, dove con ritardo endemico vengono riproposti gli eroi dei talent show nazionali (da Lorenzo Fragola ai Dear Jack, da Francesca Michielin a Deborah Iurato) e accanto a loro paladini vintage che non fanno certo sistema (da Patty Pravo a Enrico Ruggeri, per non fare nomi).

Dunque? Cosa vuol essere viale Mazzini? Una strada della Capitale in cui c'è da sempre la sede della tv nazionale, e che lotta per un nuovo patto con il pubblico basato su un'identità affidabile e contenuti adeguati ai tempi, oppure un luogo succube della propria progressiva modestia e collusione con la prospettiva di teleshow cimiteriali?

A giudicare dal prologo di questo sessantaseiesimo Festival della canzone italiana, dalla pietosa imbarcata di ugole made in talent ("The Voice"-"Amici"-"X Factor"), e dal tentativo di spacciare lo svociato e svogliato Morgan per un paladino della grande musica nostrana, un cielo di nuvole nere prevale sul sole.

Finirà, come già accaduto, che ci si dovrà asciugare le lacrime con la presenza della Elio e le storie tese band, salvatrice cronica della dignità all'interno dell'Ariston.