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Coldplay, cosa c'è in "A head full of dreams", canzone per canzone


Preferite le tinte forti, o i colori tenui e sfumati? Preferite il pop o la musica più intimista?
La reazione ad “A head full of dreams”, il nuovo album dei Coldplay, si riduce a questa scelta di fondo: il nuovo album si contrappone in quasi tutto al precedente “Ghost stories”.
Quasi, perché i Coldplay rimangono i Coldplay, nel bene e nel male, anche in questo disco, che pure è spesso colorato e caciarone esattamente come “Ghost stories” era per lo più minimalista e intimista. I cori aperti, le melodie irresistibili, il tono epico: questi elementi ci sono sempre. Sono ciò che hanno reso i Coldplay uno dei gruppi più popolari degli ultimi 15 anni - e anche ciò che ha reso la band una di quelle che molta gente ama odiare.
“A head full of dreams” è il disco più pop che i Coldplay abbiano mai fatto, ancora più di “Mylo Xyloto”, che in confronto sembra un disco rock - e non lo era, decisamente.
“A head full of dreams” è pop fin dalla copertina, un caleidoscopio ancora più colorato di quella di “Mylo Xyloto”. Lo è dalla storia: “Ghost stories” era un “break-up album”, un’elaborazione del “conscious uncoupling” con Gwineth Paltrow. Quel tema oggi compare ancora (e compare pure lei, compare in “Everglow”), ma con la serenità di quando si è ricominciato a vivere e ad amare. Oggi Chris Martin canta nella prima canzone: “Mi sono risvegliato nella vita, con la testa pieni di sogni”: l’euforia, la rinascita sono i temi principali del disco.
In realtà le canzoni smaccatamente pop sono soprattutto quattro: la title-track, “Hymn for the weekend”, “Adventure of a lifetime”, e la finale “Up&Up”. Ma sono queste che definiscono il mood dell’album. Funziona? Dipende dalla vostra risposta alla domanda iniziale. I Coldplay rimangono grandi autori, grandi esecutori e ottimi arrangiatori - anche se il disco, ai primi ascolti lascia con uno strano gusto in bocca - che è quello di essere meno a fuoco e decisamente meno omogeneo di “Ghost stories”. Ecco cosa c’è nell’album, canzone per canzone.

(Gianni Sibilla)



A Head Full Of Dreams
Le ritmiche dance in primo piano, le classiche chitarrine alla Coldplay, che si alternano a chitarre più funky. E poi un finale che è tutto un “Oh-oh-oh-oh”, anticipato da una dichiarazione di intento “oh I think I landed/where there are miracles at work/when you got me open-handed/when you got me lost for words/I sing oh-oh-oh”. Un inizio che unisce i vecchi e i nuovi Coldplay.

Birds
Anche qua ritmica decisamente sostenuta, e anche qua chitarrine a volontà, per un brano che parla della libertà ritrovata: “We don’t need words/close your eyes and see/ and we’ll be birds/ flying free”. Un brano più classicamente Coldplay.

Hymn For The Weekend
La canzone, per certi versi, ricorda “Princess of china” da “Mylo Xyloto”: là c’era Rihanna, qua c’è Beyoncé, che apre il brano cantando assieme agli uccellini. Poi entra il piano alla Coldplay, su un ritmo sostenuto e sincopato. Potrebbe essere tranquillamente un brano di Beyoncé, anche se la sua voce rimane tutto sommato in sottofondo. Un’altra canzone euforica: “Now I’m feeling drunk and high/so high so high/ that I shoot across the sky”.

Everglow
La tanto anticipata canzone con e su Gwyneth Paltrow; una ballata per piano e ed elettronica, che nei suoni ricorda più “Ghost stories”: una dichiarazione di affetto dopo l’amore: “Oh they say people come, say people go/this particular diamond was extra special/and though you might be gone, and the world may not know/still I see you, celestial”.

Adventure Of A Lifetime
Si ritorna al pop, con echi funky e disco (i “clap", le chitarrine alla Nile Rodgers). Un’altra canzone di rinascita (oh you make me feel/like I’m alive again”. Ai cori ci sono pure i figli di Chris Martin ai cori. Tanti, troppi suoni in 4' e mezzo.

Fun
Inizia con atmosfere più minimali e intimiste che ricordano ancora “Ghost stories”, poi la ballata si apre enfaticamente, con Tove Lo che fa da controcanto a Martin. Come “Everglow”, è una canzone sul “conscious uncoupling”, ma visto con la serenità del tempo che passa: “And I know it's over, a parting of ways/And it's done/But didn't we have fun?”.

Kaleidoscope
Un montaggio di due frammenti musicali diversi: un recitato su base musicale(il poeta Coleman Barks, che declama “The Guest House” di Rumi con accompagnamentod i Khatia Buniatishvili), seguita dal campionamento del presidente Obama che canta “Amazing Grace” ai funerali della strage di Charleston, lo scorso giugno.

Army of one
La canzone si apre con voci campionate (che ricordano un po’ l’inizio de “La cura" di Battiato, anche se dubitiamo che i Coldplay la conoscano). Un mid tempo dall’incedere quasi marziale, una semplice canzone d’amore (“My army of one is gonna fight for you”), con un crescendo finale.

X Marks The spot
Canzone non numerata e non compresa nella tracklist: è una ghost track che inizia dopo 3 minuti e 24 secondi di “Army of one". Un brano basato su beat elettronici insistenti e cupi.

Amazing Day
Coldplay allo stato puro, vecchio stile, una ballatona con un giro di chitarra che sembra quello di “In my place”, ma rallentato, e un finale tutto in crescendo e cori “oh-oh-uh-uh”.

Colour Spectrum
Uno quasi strumentale da 1’ con voci e suoni, tra cui di nuovo Beyoncé.

Up&Up
La chiusura in levare, un coro finale con tutti gli ospiti o quasi Beyoncè , Merry Clayton, la nuova fidanzata Annabelle Wallis (fidanzata di Chris Martin), il ritorno Brian Eno e la chitarra di Noel Gallagher.