MUSICA




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Franco Battiato presenta l'antologia 'Le nostre anime':




"Nel corso degli anni ho pubblicato diverse raccolte, la maggior parte delle quali non approvate. Questa è quella definitiva": così Franco Battiato presenta l'antologia "Le nostre anime", che raggiungerà il mercato il prossimo 13 novembre e che vede il cantautore catanese festeggiare i suoi 70 anni, 50 dei quali trascorsi nel mondo della musica. Era il 1965, infatti, quando Battiato consegnava al mercato il suo primo singolo, "L'amore è partito", pubblicato come allegato alla Nuova Enigmistica Tascabile con il nome di Francesco Battiato; la canzone è assente dalla tracklist di "Le nostre anime": "Non era una mia canzone, si trattava di un rifacimento del brano originariamente inciso da Beppe Cardile, e poi mi disgustava", dice il cantautore a Rockol. Nel cinquantennale percorso discografico di Battiato mancava, a detta dello stesso cantautore, un'opera che fosse in grado di fornire uno sguardo d'insieme non solo della sua intera carriera discografica, ma anche della sua personalità; così, l'artista ha confezionato questo mastodontico cofanetto, disponibile in due diverse versioni: un'edizione standard articolata in 3 cd e un'edizione deluxe articolata in ben 6 cd e quattro dvd (in aggiunta ad un libro fotografico, uno speciale booklet e due poster).

Il racconto parte da "E più ti amo" (secondo singolo di Battiato, datato 1965) e arriva fino all'album dal vivo "Del suo veloce volo" del 2013 e contiene tutti i brani più significativi della carriera del cantautore, tra versioni rimasterizzate e nuovi mix: "I brani sono stati selezionati con cura, spiega l'artista, "ho cercato di fare una sintesi di tutti questi anni e confesso di non aver nemmeno riascoltato tutto il materiale. Non esiste una bussola in grado di orientare l'ascoltatore, e non c'è nemmeno un filo conduttore che leghi tra loro tutte le canzoni e il mareriale più in generale".

Quattro le registrazioni inedite: i brani originali "Le nostre anime" e "Lo spirito degli abissi", la rivisitazione di "Centro di gravità" in duetto con Mika (in lingua inglese) e una cover di "Se telefonando". In merito ai due brani originali, Battiato dice: "'Lo spirito degli abissi' può essere considerato il mio testamento spirituale, al pari di 'Testamento' e di gran parte dell'album 'Apriti sesamo' del 2012. Dentro c'è tutta la mia filosofia, la mia visione del mondo e della religione. Ci sono frasi di grandi pensatori e mistici, Jung in primis, ma c'è anche del mio: la frase 'La realtà ha due aspetti: spirito e materia', ad esempio, è farina del mio sacco; 'Le nostre anime', invece, parla di come la maggior parte degli uomini non riesca ad essere cosciente della presenza di un'anima distinta dal corpo: bisogna essere coscienti della propria anima, non bisogna vivere di solo corpo". Del brano, che è singolo apripista del progetto, è stato realizzato anche un videoclip di prossima pubblicazione: protagonista delle riprese è stato lo stesso Battiato, che ha indossato per l'occasione un abito che gli era stato donato dal compianto frontman dei Krisma Maurizio Arcieri (scomparso all'inizio del 2015), insieme agli attori Luca Marinelli e Alba Rohrwacher.

Parlando del rifacimento di "Centro di gravità permanente", invece, il cantautore spiega: "Non sono stato io a scegliere di duettare con Mika: lo hanno scelto per me i discografici. Devo riconoscere che Mika canta bene ed è anche una persona spiritosa. Erano cinque anni che desideravo di realizzare una nuova versione di questa canzone. Questa versione è destinata al mercato europeo e americano: lì ci cascano con questo genere di cose (ride, ndr)". Sulla cover di "Se telefonando", infine, l'artista racconta: "Ho deciso di incidere questa cover per difenderla dall'ingiustizia che questa canzone ha subito. La ascoltai per la prima volta a Milano, nel periodo in cui suonavo nell'underground milanese proponendo musica sperimentale: rimasi colpito nello scoprire che era solamente quindicesima in classifica. Pensai: 'Che cafoni questi italiani'. Ho realizzato questa cover tre o quattro mesi prima di aver ascoltato quella di Nek. Se ho avuto modo di farla ascoltare a Mina? Assolutamente no: non è da me andare a bussare alle porte degli altri".


Si parla di metafisica, religione (nel 2013 Battiato ha realizzato un film-documentario sul libro tibetano dei morti, intitolato "Attraversando il bardo", che è incluso in uno dei quattro dvd presenti nell'dizione deluxe dell'antologia), filosofia (l'intellettuale dice di essere prossimo a realizzare una sintesi del libro "Il risveglio" del mistico tibetano Tulku Urgyen, "per divulgare il suo scritto a quanta più gente possibile"), della sua avversione alla fisica quantistica ("La scienza non governerà mai il mondo", dice); poi, quando si cerca di riportarlo alla musica, il cantautore racconta: "Il miglior compagno di viaggio di questi cinquant'anno di carriera? Il sintetizzatore: tra il 1969 e il 1970 conobbi un ingegnere inglese che mi insegnò ad usarlo. Io lo utilizzai per le registrazioni dell'album 'Fetus', del 1970: quel sintetizzatore, un VCS3, venne commercializzato solamente dopo diversi mesi dalla realizzazione del disco. Ne avevo due: uno è andato perduto, l'altro mi è stato rubato da quello che consideravo un mio amico".

"Non mi sento stanco", dice Battiato, che rivela di essere (finalmente) prossimo a terminare le lavorazioni del film su Händel, in cantiere da ormai cinque anni: "Stiamo ancora cercando i finanziamenti per concludere il progetto, forse abbiamo trovato altri due milioni. Posso svelare che il ruolo del protagonista è stato affidato all'attore tedesco Johannes Brandrup". Il prossimo febbraio, intanto, prenderà il via il tour congiunto con Alice: "Abbiamo condiviso alcune delle pagine più belle delle nostre rispettive carriere", dichiara il cantautore a proposito dei concerti che lo vedranno condividere il palco con la voce di Forlì, "ho già in mente una bozza dello spettacolo che andremo a proporre: la introdurrò sul palco, canteremo alcune canzoni insieme e poi ci alterneremo". A quando un nuovo album di inediti? "Non lo so, quando avrò pronto diverso materiale pubblicherò un nuovo album in studio. Non ho mai lasciato le canzoni chiuse dentro ad un cassetto. E non posso mettermi a cantare canzoni che non siano coerenti con il mio stile e con il mio percorso: quindi pubblicherò un nuovo album di inediti quando ne sentirò l'esigenza".

(di Mattia Marzi)