MUSICA




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"Hitstory", la vita nuova di Gianna Nannini

Eccola, la "Vita nuova" di Gianna Nannini. Un tuffo nel passato per guardare al futuro: è la sua "Hitstory", come recita il titolo del nuovo album in uscita oggi per Sony. Doppia versione: una standard da due dischi e 32 brani e una deluxe che arriva a tre per 45 canzoni. Per fare il punto su quella che è stata finora la carriera dell'artista di Siena, per "tracciare una linea con il passato - dice lei stessa durante la presentazione al Medimex di Bari - e prepararsi alla ri-evoluzione mediterranea". E sfatare - semmai ce ne fosse bisogno - "il pregiudizio ancora esistente nei confronti delle artiste donne, credo che in Italia la donna sia ancora considerata un'interprete e non un'autrice, rispetto ad altri paesi è un retaggio culturale che ancora pesa, un pregiudizio nei nostri confronti".

Il concetto sta particolarmente a cuore all'artista, che intende "riportare la parola alla sua sonorità", partendo magari da un cerchio che si è aperto con l'omaggio ai grandi della canzone italiana - il precedente album "Hitalia" - e che ora arriva al compimento con la selezione dei suoi più grandi successi. A quali Nannini aggiunge sei inediti, che aprono l'album: il singolo "Vita nuova" scritto con Pasquale Panella, "perché dovremmo fare tutti come Dante, stilnovizzarci e tornare alla purezza dei bambini" - "Tears" firmato a quattro mani con Isabella Santacroce, il regalo di Tiziano Ferro "Amica mia", "Mama" - nata dalla collaborazione con Michelangelo Pistoletto per il Terzo Paradiso - la cover di "Amandoti" di Giovanni Lindo Ferretti e quella di "Ciao amore ciao" di Luigi Tenco. Nella sua versione originale, quest'ultima, che Nannini ha scoperto grazie a David Zard. Diventato nel frattempo suo manager - "la prima volta si presentò da me che aveva 17 anni", ricorda lui - e con il quale Gianna Nannini pensa in grande. "Voglio portare il rock nei teatri d'opera - dice - solo lì l'acustica è stupenda, mica nei palazzetti dello sport. Servono i teatri". Detto, fatto: sono in vendita da oggi i biglietti per le prime date all'auditorium del Lingotto di Torino (20 e 21 marzo 2016), il teatro degli Arcimboldi di Milano (4 e 5 aprile), l'auditorium Parco della musica di Roma (13 e 14 aprile) e il teatro Verdi di Firenze (29 e 30 aprile). Per il live ha pensato a una sessione ritmica accompagnata da otto archi e tre coristi, in attesa dell'estate tra le arene, forse con la Bohémian Symphony orchestra di Praga.

Gianna vive la sua "favola" e la racchiude in un disco: "Ho iniziato a raccontare le favole qualche anno fa. A Penelope (sua figlia, ndr) piace molto. E ho pensato che avrei dovuto raccontarle la mia". Passando da "America" a "Fotoromanza", "I maschi" e il remake di "Un'estate italiana" con i cori registrati durante i concerti a Firenze e Lecce, mescolando brani che sono ormai patrimonio collettivo a scelte più intime come "Ninna nein" e "Sogno", "perché sono tra le mie preferite". E l'atmosfera giocosa si nota già nella copertina: è la foto di una Nannini sorridente mentre si arrampica sulla statua di Peter Pan a Londra: "Stavo indicando la strada a mia figlia, quando un suo amico di nove anni mi ha scattato la foto con il telefono". E poi nella riproposizione del Terzo Paradiso di Pistoletto all'interno del disco, che si trasforma in un gioco dell'Oca - o meglio, "GiOcaGianna" - dove a ogni casella corrisponde una sua foto, accompagnata da un commento. Un storia fatta di ricordi e frammenti, senza dimenticare che "la verità è semplice, basta dirla".